Bisignano – Ogni verità (occultata da una menzogna) è un percorso tracciato soltanto attraverso il tempo. Egregio Primo Cittadino, ci sono due tipi di verità: le verità semplici, dove gli opposti sono chiaramente assurdi, e le verità profonde, riconoscibili dal fatto che l’opposto è a sua volta una profonda verità, personalmente non ho avuto mai nessun dubbio e per questo ho scelto entrambi le verità e in tempi non sospetti. (Per i lettori che vorranno meglio comprendere: “ A Bisignano il morto si piange per tre giorni” http://www.bisignanoinrete.com/?p=3468 ).
Ogni verità, dunque, contiene in sé la sua perfezione così come anche ogni menzogna. La verità, però, trionfa sempre sulla falsità e nel caso dell’ingegnere Umile De Bartolo potremmo semplicemente affermare che giustizia è finalmente fatta.
Nella sentenza l’amministrazione comunale risulta soccombente e viene condannata al risarcimento di 35 mila euro, oltre a 1.700 euro per le spese di giudizio.
La prima domanda da porsi è la seguente: chi pagherà questi soldi? O meglio: li dovrà sborsare il Sindaco di tasca propria oppure toccherà alle casse del Comune?
Se l’ingegnere venisse risarcito con i soldi del bilancio comunale al danno si legherebbe la beffa. Infatti, ancora una volta, gli sbagli commessi da un singolo (… “con provvedimento del Sindaco del febbraio 2011 il professionista veniva rimosso dall’incarico di responsabile dell’ufficio tecnico e licenziato senza alcuna giusta causa”.) potrebbero ricadere sulle tasche dei cittadini bisignanesi e passare semplicemente per errori commessi dalla politica, dunque non punibili singolarmente.
Eppure, Umile De Bartolo venne punito singolarmente nel giorno del suo licenziamento, poiché, senza giusta causa venne selvaggiamente interdetto dal suo incarico, quest’ultimo tra l’altro svolto egregiamente, soprattutto in occorrenza del dissesto idrogeologico delle contrade a Nord – Est di Bisignano, risalenti al 2010 (Per i lettori più curiosi: “Nel gioco delle carte il banco vince sempre” http://www.bisignanoinrete.com/?p=1531 ).
La condanna, però, è stata comunicata a chiare lettere e il titolo comparso sul Quotidiano (Condannato il Comune) non lascerebbe nessun dubbio, in merito al soggetto al quale spetterebbe il pagamento del risarcimento riconosciuto dal tribunale. (La notizia è stata pubblicata sul Quotidiano della Calabria a firma di Alberto Volpe).
Per ciò, se il Comune è condannato al risarcimento ciò implicherebbe un danno non indifferente per le casse dell’Ente (provocato direttamente da una decisione sciagurata del Primo Cittadino del paese). Se la politica non fa pagare mai il prezzo degli errori personali ai propri rappresentanti va da se che, per coscienza, il Sindaco Umile Bisignano dovrebbe per lo meno presentare le sue dimissioni e anche celermente (senza, però, mettere in scena i soliti teatrini, ai quali la Giunta ci ha ormai abituati nel tempo).
30/11/2012 Alberto De Luca