Le scuole in Calabria resteranno aperte. Ciò è quanto annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa convocata subito dopo la conferenza Stato-regioni finalizzata a coordinare e rendere omogenei i comportamenti in tutte le aree del paese per affrontare l’emergenza coronavirus.
A differenza di quanto si pensava nei giorni scorsi, lo stop delle attività scolastiche è arrivato solo per gli alunni nel Nord Italia (in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) che, salvo eventuali prolungamenti che verranno decisi nel corso della settimana, torneranno in classe lunedì 2 marzo.
Perciò in Calabria saranno regolari le lezioni scolastiche, salvo alcune eccezioni a livello comunale. A Cosenza il sindaco Mario Occhiuto, ha emesso una ordinanza di chiusura delle scuole per due giorni, il 25 e il 26 febbraio, per consentire le verifiche tecniche sugli edifici dopo il terremoto di magnitudo 4.4 registrato ieri nell’area urbana.
A Santa Sofia d’Epiro, benchè le lezioni si svolgeranno regolarmente, il Sindaco ha ordinato all’autorità scolastica di comunicare la presenza di personale docente, studentesco o ausiliario proveniente dalle aree a rischio.
“Nelle zone che non sono focolaio del virus non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche“ – ha detto il Premier Giuseppe Conte, sottolineando che l’Italia è stata divisa in 3 zone: quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un secondo livello “che si estende alle aree circostanti che presentano episodi da contagio indiretto” e un terzo livello che riguarda il resto d’Italia. E qui “sicuramente non ha ragione di esistere la sospensione di attività scolastiche“.