Quello che per gli altri potrebbero essere (dipende dai gusti…) “3 settimane da raccontare”, parafrasando magari la celeberrima canzone degli anni ’60, per la JUVENTUS sono, invece, “3 giorni (ovvero 72 ore) da ricordare…” soprattutto per i 10 gol (contro 1) messi a segno contro il Verona, ma anche perché, oltre al passaggio ai quarti di Coppa Italia, sono coincisi con l’allungo a +5 in Campionato… mai raggiunto finora. Dieci segnature firmate da quattro giocatori che sono andati addirittura in doppietta (Giovinco, Pogba, Pereyra e Tevez), più i due gol di Morata e Coman… due giovanotti che potrebbero rappresentare il futuro bianconero… Certo, il Verona difficilmente dimenticherà queste due trasferte allo Stadium, e visto che ci siamo val la pena ricordare che domenica, stavolta alle ore 15 ma sempre in “casa nostra” arrivano i cugini del Chievo. Battere i prossimi… scaligeri vorrebbe significare andare a +8 e mettere pressione ai secondi…
CAMPIONI D’INVERNO: se il pur platonico titolo era già stato conquistato dopo la vittoria di Napoli, il +5 acquisito dopo il 4-0 in Campionato ai veronesi di Mandorlini, rappresenta di certo la ciliegina sulla torta. Ad agosto, quando partì il Campionato, certamente tutti avremmo firmato per conquistare questi 46 punti, frutto di 14 vittorie, 4 pareggi ed 1 sola sconfitta con 42 gol fatti (miglior attacco) e solo 9 subìti (difesa meno battuta) ed anche con Carlitos Tevez capocannoniere con 13 segnature. Se a ciò si aggiunge che, dopo l’abbandono di Conte, la maggior parte di noi erano “basiti” per come la squadra avrebbe potuto reagire con mister Allegri, beh allora risposta migliore non poteva esserci…
ROSA VARIEGATA: in queste 72 ore, a prescindere se poi arriverà qualcuno per rinforzarla, la JUVENTUS ha intanto dimostrato di avere molti colpi in canna, alcuni dei quali ancora non scoperti totalmente. Insomma, una “rosa variegata” che è emersa maggiormente nella gara di Coppa Italia quando Storari è stato il degno sostituto di Buffon; Ogbonna (sebbene i pochi minuti in campo) ha fatto capire che all’occorrenza si può contare su di lui; Padoin che può essere il “pendolino” che può far rifiatare Evra sulla fascia (in attesa del recupero di Asamoah); che Pereyra sta pian pianino acquisendo la “mentalità” bianconera (cosa poi ribadita anche ieri sera); che Giovinco può essere l’attaccante di scorta; che Morata si sta ambientando ed ha i colpi necessari per fare il centravanti boa ma anche il “falso nueve” consentendo a Llorente di poter avere delle pause benefiche; che Coman ha “colpi di genio” alla Pogba capaci di garantirgli un futuro radioso. E se a ciò aggiungiamo la duttilità di Liechsteiner (che sta facendo turn-over con Caceres); l’affidabilità di Bonucci e Chiellini in mezzo; la risolutezza di Marchisio sia in mezzo al campo quanto da interno; la consapevolezza che Pogba sta crescendo e che può diventare il migliore di tutti; oltre alla presenza di fuoriclasse come Buffon, Pirlo e Tevez, allora il quadro è quello di avere una rosa migliorabile solo con “giocatori” che possano farlo. Il nostro pensiero, quindi, collima con quello di Allegri e della società: inutile comprare giocatori tanto per farlo…
BENTORNATO “SPEEDY” PEPE: la nota più lieta, però – lasciata volutamente per ultima – è quella di Simone “Speedy” Pepe tornato in campo per 90’ in Coppa Italia dopo un’eternità, che ha bissato poi con una manciata di minuti la sua doppia presenza col Verona. L’affetto dello Stadium nei suoi confronti si è sentito… eccome!!! E lui ha ricambiato con corse e repentini cambi di marcia, con duetti sull’asse destro italo-svizzero, con qualche conclusione a rete ed anche con la “magnanimità” di lasciare il calcio di rigore a Morata che forse avrebbe voluto e potuto tirare lui per tornare al gol. Simone Pepe che non segna in assoluto da quel famoso 11 aprile 2012, gara decisa da Del Piero nel finale con una magistrale punizione, non lo fa quindi da quasi tre anni ed un gol avrebbe di certo fatto bene al suo morale. Chissà che la gioia non arrivi da qui a fine stagione e magari possa essere decisiva per vincere qualcosa, perché il giocatore con la maglia “numero 7” se lo meriterebbe davvero… Che non sia lui, allora, il vero acquisto di gennaio?!?
TERNO SCALIGERO: il terno “scaligero” si concluderà, dunque, domenica 25 – stavolta alle ore 15 ma sempre allo Stadium – contro il Chievo Verona. Guai a fidarsi, però. La formazione con la quale abbiamo vinto la prima d’andata non verrà a Torino per regalare nulla e, quindi, la squadra dovrà restare concentrata per conquistare altri 3 punti fondamentali. Poi si penserà a mercoledì 28, quando, per uno “strano scherzo” del sorteggio la JUVENTUS dovrà andare al “Tardini” di Parma a giocarsi la gara unica dei quarti di finale di Coppa Italia. È per la seconda stagione consecutiva che la JUVENTUS, pur Campione d’Italia, viene sorteggiata come settima nel tabellone della Coppa nazionale e quindi dovrà giocare (coma accadde nei quarti 2013-14) ancora in trasferta. Come sempre… quando c’è di mezzo la JUVENTUS accade qualcosa e tutto “ci può stare” specie quando ci sono cose non proprio favorevoli, al contrario di ciò che vanno blaterando taluni panzoni e violinisti che pensano soltanto a rinfocolare vespai invece che a giocare. Non che Parma sia una trasferta proibitiva, ma pur sempre una gara in campo avverso è, e quindi bisognerà prenderla con le molle… Passata questa gara (si spera in ogni senso), la mente potrà andare alla nuova gara esterna, stavolta di Campionato, con l’Udinese – domenica 1 febbraio ore 15 al “Friuli” – prima di tornare a giocare in notturna per tre gare consecutive: sabato 7 febbraio, ore 20.45, per l’anticipo (al sabato) di Juventus – Milan; domenica 15 febbraio, a Cesena, sempre alle 20,45 e venerdì 20 febbraio di nuovo a Torino, ore 20,45, con l’Atalanta, gara che farà da preludio agli ottavi di Champions League di martedì 24 febbraio, ore 20,45, allo Stadium col Borussia Dortmund…
PENSIERINO FINALE: lo dedichiamo a chi nei giorni scorsi ha detto: «La mia rosa non la cambio con quella dell’attuale Juventus», pensando magari di far ringalluzzire i propri giocatori allenati da chi, ad inizio stagione, veniva già paragonato a Conte. Ci “consenta”, egregio signor alligatore, nel calcio non s’inventa nulla e proprio lei dovrebbe saperlo. Lei che ha cominciato a “strapagare” i calciatori (olandesi docet…); lei che ha fatto circolare per primo “i fondi neri” nel calcio”; lei che avrebbe voluto un certo Moggi nel suo staff prima di accusarlo chissà di quale obbrobrio; lei che ha vinto quando – è vero – aveva squadre fatte di campioni e non di scarponi e che soprattutto non ha mai badato a spese, dovrebbe solo “imparare” dalla JUVENTUS che, spesso, ha vinto tenendo bene in vista il portafogli che non ha sperperato fior di milioni euro o ex miliardi di vecchie lire solo per il compiacimento di farlo… E a proposito di ciò, la JUVENTUS che vinceva (ieri come oggi…) sempre sul campo sta dimostrando ancora una volta che possono combaciare una rosa fatta dal “mix” di buoni giocatori, alcuni campioni e qualche fuoriclasse insieme all’oculatezza di spendere… Quella stessa oculatezza con la quale Lucianone Moggi faceva le squadre e vinceva sul campo, perché dove c’è campo – lo dicono i fatti – ha prevalso chi “nascondeva” le proprie telefonate per far emergere solo le altre… E tutto ciò – per una “giustizia vera” che annulli la più grande farsa del calcio italiano, dovrebbe essere il monito di chi si appresta ad emettere una sentenza il prossimo 22 gennaio. «FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!»
Alessandro Amodio