Grandi e piccoli azionisti hanno affollato ieri la sala convegni del Comac di Montalto dove si è tenuta l’assemblea generale dei soci per eleggere tutte le cariche della Bcc Mediocrati. Circa 4200 soci si sono recati al voto dopo aver ascoltato la relazione del presidente Nicola Paldino per cui si profila, anche se lo scrutinio era ancora in corso al momento di andare in stampa, l’ampia rielezione (lo sfidante è Cosenza) e della sua lista.
All’appuntamento era presente anche l’arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano Salvatore Nunnari a cui la Bcc Mediocrati ha consegnato il premio Melagrana d’argento perché attivissimo nel sociale e coprotagonista con l’istituto di credito in alcune importanti iniziative di solidarietà.
Sin dalle prime ore della mattina i soci, volti noti (fra cui alcuni politici e imprenditori del territorio) e non, si sono recati a Montalto per ascoltare le relazioni e poi, dal primo pomeriggio, presentarsi al voto quando iniziate le operazioni. Al fianco di Paldino erano presenti tutti gli organismi uscenti (in molti si sono ricandidati e vanno verso la riconferma) fra cui il vicepresidente vicarui del consiglio d’amministrazione Mario Baldassarre Mancuso, il vicepresidente Francesco Campise, i consiglieri Emilio Aiello, Luigi Aiello, Francesco Chimenti, Mauro D’Acri, Eugenio Dattilio, Armando De Bonis, Carmine Puterio e Luciano Sposato. Presente anche il Collegio sindacale con il presidente Alessandro Musaio, i sindaci Pierluigi Altomare e Gerardo Ciconte; gli esponenti della Direzione con il direttore generale Umile Formosa e il vicedirettore generale Pietro Sena. La Bcc oggi può vantare (dati del 2011) 4247 soci (492 sono i nuovi); un numero che, in dodici anni di attività si è praticamente triplicato se si pensa che nel 1999 ne poteva vantare 1373. La base sociale della Bcc Mediocrati è la più numerosa in Calabria e una delle più numerose a sud di Roma. L’Assemblea annuale, abitualmente molto partecipata, rappresenta il momento di più alta condivisione per i soci della Banca, che la animano in base al principio della democrazia cooperativa (una testa, un voto).
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