La bellezza italo-albanese a Cosenza

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Sfilata di gala negli splendidi e raggianti costumi della tradizione arbëreshe, nella città di Cosenza, capoluogo della Provincia dove risiedono oltre 40.000 cittadini italiani che, in casa e per strada, parlano arbrisht, per averlo imparato succhiando il latte materno, e in Chiesa cantano in greco e celebrano in rito bizantino, da quasi sei secoli, rendendo onore agli antenati albanesi, che nei secoli dal XV al XVIII dovettero dolorosamente abbandonare la loro madre patria per poter rimanere in vita, liberi e cristiani, e alla gente di Calabria, che li ha accolti e, nel tempo, ha favorito la loro integrazione senza omologazione, ad ogni livello, tanto da poter presentare ai nostri giorni un ottimo e riuscito esempio di pacifica e fruttuosa convivenza plurisecolare di lingue, tradizioni e culture diverse.

LA CITTÁ DEI BRUZI  INVASA DALLA BELLEZZA DEGLI ARBËRESHE – Domenica 21 maggio 2017 – Giornata mondiale per la diversità culturale 

La partenza dei gruppi per il corteo è previsto alle ore 17.15; alle ore 17.00 sarà chiuso il traffico in Corso Plebiscito e nelle vie di collegamento ad esso. Alle ore 17.30 si renderà omaggio al busto di Giorgio Castriota Skanderbeg e alle ore 17.45 inizio della sfilata. I gruppi partiranno a distanza di 10 minuti l’uno dall’altro. Apriranno la sfilata i gruppi con bambini. Il percorso sarà il seguente: Corso Plebiscito, Ponte Alarico, Piazza dei Bruzi, Corso Mazzini, Piazza Bilotti. La sfilata terminerà alle ore 20.00 con il rientro presso il Seminario Eparchiale. Hanno dato la loro adesione i gruppi di: Acquaformosa, Cerzeto, Civita, Firmo, Frascineto, Lungro, San Basile, San Benedetto Ullano, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, Spezzano Albanese, Vaccarizzo Albanese; dalla Basilicata: San Paolo Albanese e dalla Sicilia: Piana degli Albanesi.

 GIORNATA MONDIALE PER LA DIVERSITA’ CULTURALE

Quest’anno la festa coincide con la Giornata mondiale per la diversità culturale che si festeggia ogni anno il 21 maggio, dopo l’adozione all’unanimità della Dichiarazione universale sulla diversità culturale. In essa si legge: «La cultura assume forme diverse attraverso il tempo e lo spazio. Questa diversità si incarna nell’unicità e nella pluralità delle identità dei gruppi e delle società che costituiscono l’umanità. Come fonte di scambio, innovazione e creatività, la diversità culturale è necessaria per l’umanità quanto la biodiversità per la natura. In questo senso, è il patrimonio comune dell’umanità e dovrebbe essere riconosciuta e affermata per il bene delle generazioni presenti e future. Nelle nostre società sempre più differenziate, è essenziale assicurare un’interazione armoniosa e un voler vivere insieme di persone e gruppi con identità culturali molteplici, variate e dinamiche. Le politiche per l’inclusione e la partecipazione di tutti i cittadini sono garanzie di coesione sociale, della vitalità della società civile e della pace. Definito in questo modo, il pluralismo culturale dà espressione politica alla realtà della diversità culturale. Indissociabile da un quadro democratico, il pluralismo culturale favorisce lo scambio culturale e lo sviluppo delle capacità creative che sostengono la vita pubblica. La diversità culturale amplia la gamma di opzioni aperte a tutti; è una delle radici dello sviluppo, inteso non semplicemente in termini di crescita economica, ma anche come mezzo per raggiungere un’esistenza più soddisfacente dal punto di vista intellettuale, emotivo, morale e spirituale. La difesa della diversità culturale è un imperativo etico, inseparabile dal rispetto per la dignità umana. Questo comporta un impegno a livello di diritti umani e di libertà fondamentali, in particolare dei diritti delle persone che appartengono a minoranze e quelli delle popolazioni indigene. Nessuno può appellarsi alla diversità culturale per violare i diritti umani garantiti dal diritto internazionale, né per limitarne la portata».

CONCORSO FOTOGRAFICO

In occasione della manifestazione viene indetto anche un concorso fotografico denominato Bukuria Arbëreshe Kosenxë 2017. Il concorso avrà 4 temi: ritratto – gruppo folkloristico – costume – contesto generale. PRIMO TEMA Ritratto: Miglior immagine di un volto o più volti delle persone vestite in costume tradizionale arbëreshe. SECONDO TEMA Gruppo folkloristico: Miglior immagine di un gruppo folkloristico partecipante. TERZO TEMA Costume: Miglior immagine di un costume o di un particolare del costume tradizionale indossato durante la manifestazione. QUARTO TEMA Contesto generale: Migliore immagine della manifestazione in un luogo significativo della città di Cosenza. Per ogni tema verrà premiata un’immagine. Verrà premiato anche il miglior fotografo sulla base della somma dei voti conseguiti dalle foto presentate. Per partecipare al concorso ogni concorrente potrà inviare un numero massimo di 4 foto (Bianco & Nero o Colore), una per ogni tema.  Le foto dovranno essere inviate in buona risoluzione a: E mail: [email protected] entro e non oltre il 30 maggio 2017. Le immagini verranno visionate da un’apposita commissione che dopo attenta selezione li posterà sulla pagina facebook Qisha Arbëreshe Kosenxë; i voti della commissione e i «mi piace» ottenuti formeranno la classifica finale. Domenica 1 ottobre 2017 le foto, ritenute vincitrici, saranno esposte nel salone del Seminario maggiore eparchiale italo-greco-albanese, in Via Paparelle, 16, Cosenza, in quell’occasione verranno premiati i vincitori, con artistiche bambole in costume albanese e libri sull’iconografia dell’Eparchia di Lungro.