Il Duomo bisignanese data antichissima origine, edificato addirittura nei primi secoli cristiani, nel 745 aveva come vescovo un tal Andromaco presente al Concilio Romano di Papa Zaccaria; di sicuro è che come Pastore della Chiesa bisignanese, come scrive P. Fiore, in Della Calabria Illustrata: “il primo ad apparire…è Rinaldo nel 1182 in occasione che nel suddetto anno concede a Guglielmo, Abate di Monreale tutte le sue ragioni quali teneva sopra il Monastero di S. Maria di Mania e di S. Nicola del Campo”. Secondo A. Frangipane, invece, la Cattedrale risalirebbe ad epoca prenormanna e ricostruita nei secc. XIV – XV ed è dedicata alla Vergine Assunta col privilegio delle esenzioni fin dal 1191, concesso da Papa Celestino III. Come i tantissimi Beni Culturali di Calabria, anche la nostra cattedrale e il palazzo vescovile furono distrutti dal terremoto del 1887 e ricostruiti poco dopo seppur con modifiche architettoniche sostanziali. Oggi il sacro edificio mostra una facciata tutta nuova con linee barocche. Sulla facciata quello che emerge è il portale scolpito in pietra tufacea con arco ogivale secondo l’arte gotica di ispirazione monastica lavorata da maestranze della Valle del Crati. Davanti alla chiesa il sagrato a semicerchio e alla destra è attiguo l’Episcopio. Di G. Valente leggiamo:” la Cattedrale di Bisignano, …è bella ancora degli avanzi della finestra a ruota e del portale, festa gotica di chiaroscuri e di trafori. sec. XIV”. L’interno è a pianta basilicale a tre navate con decorazioni barocche. Tra le tante opere d’arte, custodite in Cattedrale, segnaliamo: un’antica conca battesimale litica del sec. XV; le statue lignee del Crocifisso, di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova, scolpite a tutto tondo del sec. XVIII; una tela della Madonna tra S. Giovanni e S. Nicola attribuita a scuola napoletana del ‘700.