La comunità Arbëreshë piange Pino Cacozza

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È morto a Catanzaro all’ospedale di Germaneto Pino Cacozza, 62 anni, sandemetrese, affermato cantautore calabrese di etnia arbëreshe, oltre che linguista, letterato, poeta e attore. Ha vinto sei volte il Festival della Canzone Arbëreshe come autore, compositore e cantante e ne è stato direttore artistico per quattro edizioni.

Sin dai suoi esordi, ha saputo dare voce, in musica e parole, alle tante suggestioni dell’Arberia. Ha inoltre contribuito alla conoscenza e diffusione della musica e della cultura arbëreshe, in Italia e all’estero, attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative.

Nel 2015, per la sua attività gli è stato conferito il titolo “Naim Frashëri” dal Presidente della Repubblica d’Albania. Pino Cacozza è fondatore di Arbitalia associazione culturale e primo web magazine culturale dedicato all’Arbëria. Ha pubblicato le raccolte di poesie “Il mondo dentro” (2003), “Le radici dell’Arbëria” (2008) e “Un foglio di vita” (2016). “La Terra di YLL” è il suo primo romanzo.

Componente del Comitato Scientifico dell’Istituto Regionale per la Comunità Arbëreshe di Calabria. Nel 2009 riceve a Napoli il prestigioso “Premio Mediterraneo d’Arte e Creatività”, riconoscimento assegnato annualmente a personalità del mondo politico, scientifico, culturale e artistico che hanno contribuito, con la loro azione, a ridurre le tensioni e ad avviare un processo di valorizzazione delle differenze culturali e dei valori condivisi nell’area del Grande Mediterraneo, con la seguente motivazione: “Per aver dato espressione alla coscienza collettiva del popolo arbëresh. Nella sua ampia produzione di poesia e canzoni fa rivivere con invenzione e gusto di leggenda le memorie latenti d’una comunità che si è socialmente e politicamente fusa nella nazione italiana senza perdere la propria tradizione storica e linguistica. Preferendo al teatro le piazze, nelle sue recite piega il verso e la musica all’esaltazione di tutto un popolo, ne rinnova le radici, rafforza il sentimento unitario e trascina l’uditorio nel giro fraterno della danza corale con cui chiude sempre lo spettacolo”.

Addio all’artista dell’arberia: il cordoglio sui social

Oggi è un triste giorno per San Demetrio e un dolore attanaglia il cuore di tutti diffondendosi come un morbo oscuro nel mondo dell’Arberia e in ogni dove germoglia l’anima e il corpo di Skanderbeg” – ha scritto il sindaco di San Demetrio Corone, Salvatore Lamirata.È morto Pino “Zef” Cacozza, intellettuale, letterato, poeta e cantore della Cultura Arbëreshe. Il suo talento, la sua passione e il suo impegno hanno arricchito il patrimonio identitario immensamente, elevandolo alla compagnia dei Grandi e Nobili Padri della nostra cultura, De Rada, Serembre, Schirò e tanti altri. Difensore della nostra identità, con la sua incessante attività è stato un generale e un esercito che ha fatto breccia nel mondo per diffondere la nostra storia, la nostra cultura e le ricchezze della nostra tradizione.
Ambasciatore Arbëresh, autorevole personalità, privilegiato e apprezzato interlocutore con le istituzioni degli Albanesi dell’altra sponda dell’Adriatico, con le sue poesie e le sue canzoni ascoltate in tutto il mondo, ha dato lustro, onore e orgoglio a San Demetrio, il suo amato paese al quale era molto legato e dove soleva trovarsi per creare la sua arte e incontrare i suoi amici.
Con i suoi versi ha reso granitici i sentimenti e le emozioni del popolo Arbëresh, affidandoli imperituri alla memoria dell’Uomo.
Un grande rammarico, non era ancora il tempo di morire e se per tanto che ci hai dato ti siamo grati, per quello che potevi ancora darci grande è la rabbia.
“…Çë dua u ka ju, çë dua u?
Dua se me fjalë e nota të mbjohet ky shesh
E shpirti të fiuturonj ajer arbëresh
Dua se kjo këngë e vjeter ka të bëhet e re
E nata sonde të këndonj me ne.”

Il ricordo anche del sindaco di Santa Sofia d’Epiro, Daniele Sisca:

“Era il 20 agosto 2019, in Largo Trapeza, nell’ambito della I edizione di “Cultura Sotto le Stelle” promossa dalla nostra amministrazione abbiamo presentato il libro di Pino Cacozza la “Terra di Yll”.
Con il prezioso contributo anche di Michele Baffa e Giovanni Ceramella è stata una serata splendida tra Musica, Cultura e Racconti.
Forse l’evento culturale più partecipato tra quelli che siamo riusciti ad organizzare prima della pandemia.
Pino è stato uomo che ha saputo trasmettere lo spirito arbëreshë in modo alternativo, piacevole, entusiasmante.
Senza dubbio una grossa perdita.
Alla sua famiglia rivolgiamo un caloroso abbraccio”