La gente ė pazza, teatro a Collina Castello

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Riceviamo e pubblichiamo

Testo a cura R.P., foto Umile Lionetti

Ieri nella palestra comunale, a cura dell’associazione il megafono, in città a Bisignano è tornato il teatro. La commedia dal titolo “A gente è pazza”, messa in scena dall’associazione Onlus “Giancarlo D’Andrea” di Luzzi, scritta e diretta da Daniel Giorno, è stata molto apprezzata dai presenti, sia per le battute prettamente in salsa calabra molto simpatiche, ma soprattutto per il tema trattato. La serata è stata aperta dal presidente dell’associazione “Il megafono”, Pamela Ritacco, che non ha mancato di sottolineare le finalità benefiche che l’associazione porta avanti. Anche il vicesindaco Graziano Fusaro ha voluto ringraziare tutti i presenti e i ragazzi di Bisignano e di Luzzi per lo straordinario lavoro che fanno nei loro territori.

Subito dopo le luci si sono abbassate e la rappresentazione ha avuto inizio.
Una volta, nella Calabria povera ma orgogliosa e laboriosa, il tempo scorreva inventando favole “ ‘a rumanza”. I bambini non venivano impegnati davanti agli smartphone, così come accade oggi, ma raccontando loro le “rumanza”. Della società di allora erano parte integrante anche personaggi mitologici come “ ‘u monachiall”, “u ‘mammarun” e “ ‘u cap stintin”.

Ed è proprio il confronto tra la società di una volta e quella di odierna che, con grande genialità, i ragazzi di Luzzi hanno voluto inscenare. In quasi due ore di rappresentazione il pubblico ha seguito, riso e applaudito agli sketch che i ragazzi e le ragazze che si alternavano portavano in scena.

A fine serata tutti sono andati via davvero divertiti: i più grandi anche un po’ emozionati per essere tornati indietro nel tempo, a quando erano bambini, e aver ricordato scene che probabilmente un tempo loro stessi hanno vissuto davvero. I più piccoli sono andati a casa felici, dopo una serata in cui loro è stata raccontata una “rumanza”, proprio come un tempo accedeva ai loro nonni.
R.P