Sono anni, o meglio decenni, che l’acqua nel nostro territorio costituisce un problema. Per una sua cronica penuria o perché inquinata così da servire esclusivamente per uso igienico. La vastità del territorio comunale che usufruisce della rete idrica, piuttosto che gli interventi successivi negli anni, spesso hanno impedito ai cittadini di sapere bene da dove viene l’acqua che sulla carta dovrebbe essere potabile e per cui ogni cittadino è chiamato a versare dei tributi. Se questo è in estrema sintesi il quadro locale, non sfugge a tutti l’importanza di un bene come l’acqua, la cui salubrità e quantità è spesso sacrificata dall’opera nefasta dell’uomo. Accanto a queste problematiche spesso bellamente ignorate dagli amministratori e dei governanti, giunge dopo anni di tentativi “la legge n.135, art.15, del 2009, con la quale si consegna ad una feroce e totale privatizzazione la gestione di un bene comune e universale come l’ACQUA.” In tutta Italia l’attenzione e la contrarietà ad un simile progetto è nota da anni. È dell’11 Gennaio 2010 un’iniziativa in tale direzione promossa dal blog Acri a Gonfievele nella vicina Acri.
Per quanti ne volessero sapere di più ecco dei link che potrebbero risultare utili all’uopo:
Acqua no Profit (http://gonfievele.blogspot.com/2009/11/firmate-la-petizione.html)
La nostra lotta contro la privatizzazione dei beni comuni non finisce qui (http://gonfievele.blogspot.com/2010/01/la-nostra-lotta-contro-la.html)
Questo mio scritto, da semplice e privato cittadino, intende sollecitare una maggiore attenzione nel nostro territorio verso tutte le problematiche legate all’acqua. Sarebbe utile per i cittadini conoscere qual è la situazione bisignanese, se ed in quale misura, ad esempio, organismi come la Sorical concorrono all’approvvigionamento idrico comunale. Inoltre si intende sollecitare il consiglio comunale di Bisignano, piuttosto che l’amministrazione di farsi promotore dell’inserimento nello statuto comunale della proposizione che l’acqua è un diritto umano universale privo di rilevanza economica. Una simile iniziativa che vede nella vicina Acri, e non solo, un precedente potrebbe risultare decisiva per vincere la battaglia di una gestione pubblica della acqua e per fa si che l’acqua sia a tutti gli effetti un bene pubblico.
Rosario Lombardo