Con una nota affidata per l’estensione al proprio “ufficio stampa”, l’A.C. di Bisignano, toccata nel vivo dall’ultimo comunicato del PD, giudica vacue le nostre accuse e ci “risponde con i fatti che, almeno per il momento, restano inconfutabili”.
In effetti, i fatti esposti dall’Amministrazione risultano inconfutabili veramente per un momento: giusto il tempo, da parte del PD, di venirne a conoscenza e di smentirli con prove inoppugnabili!
Quali sono i fatti a cui s’appella l’Amministrazione? Quello di aver negato il rinnovo della Convenzione alla Consuleco e quello, addirittura, di non aver dato parere favorevole al progetto di ampliamento del Depuratore comunale.
Scrive, infatti, l’ufficio stampa dell’Amministrazione che “dal 2006, data di insediamento di questa Amministrazione e della gestione Umile Bisignano prima e Damiano Grispo poi, ogni atto prodotto, senza ombra di dubbio e di smentita, va nella direzione di chiudere il Depuratore privato” e, per prevenire l’obiezione sul perché la stessa Amministrazione avesse accettato che la Consuleco realizzasse l’ampliamento del Depuratore comunale e privato, scrive che “alla Conferenza dei servizi del maggio 2008, solo il comune di Bisignano ha detto NO, peraltro in contrapposizione al parere positivo espresso dalla precedente amministrazione che gli dava semaforo verde”.
TUTTO FALSO! Elenchiamo i FATTI, quelli veri:
1. Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 28 novembre 2006 (PROPRIO il 2006!), VIENE APPROVATO IL PROGETTO PRELIMINARE per l’AMPLIAMENTO del DEPURATORE COMUNALE, con queste motivazioni: “Considerato che la Consuleco ha fatto pervenire al Comune richiesta di realizzare a proprie cure e spese un ampliamento dell’impianto di depurazione nell’area di proprietà comunale… Sentiti gli interventi del Sindaco (Umile Bisignano), del Consigliere Gallo, del Consigliere Fucile, del Consigliere Vilardi, del vice Sindaco Grispo e dell’Assessore Stavale… DELIBERA di approvare il progetto di ampliamento del Depuratore Comunale del Muccone…Con successiva votazione palese per alzata di mano, con voti unanimi (DEI SOLI CONSIGLIERI DELLA MAGGIORANZA), di dichiarare immediatamente eseguibile la presente deliberazione;
2. In seguito, cioè nel 2007 e non nel maggio 2008, si hanno la Prima Conferenza di Servizi (9 marzo 2007) e la Seconda Conferenza di Servizi (27 aprile 2007), per acquisire i pareri, vincolanti per la importanza dell’opera, di: Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale (in rappresentanza dell’Amministrazione comunale), Azienda Sanitaria n. 4 di Montalto U., Dipartimento Prevenzione Igiene e Sicurezza Luoghi di Lavoro, Amministrazione Provinciale – Settore Tutela dell’Ambiente, Autorità di Bacino di Catanzaro, Corpo Forestale dello Stato e (al secondo incontro) il Rappresentante locale dell’Associazione Ambientalista ‘Crati Verde’. Nella prima riunione, esaminato il progetto, vengono richieste integrazioni; nella seconda riunione “la Conferenza ritiene poter deliberare in merito con l’approvazione del progetto”.
E tra i fatti c’è anche quanto segue:
3. Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 41 del 10 febbraio 2000, l’Amministrazione Comunale del tempo, Sindaco Carmelo Lo Giudice e vice Sindaco UMILE BISIGNANO, affidò la gestione degli impianti di depurazione comunali alla Consuleco e nella Convenzione tra le parti la Consuleco fu “espressamente autorizzata ad esercitare autonoma attività di smaltimento di rifiuti liquidi (…) ai sensi della Legge n. 152 dell’11/05/1999, Art. 36”, consentendo “l’utilizzo della capacità residua di trattamento dell’impianto di depurazione Muccone” (Art. 3);
4. La Convenzione prevedeva anche che “la Consuleco si impegna a trasferire gli impianti di Muccone (quello comunale e quello privato)… Per il raggiungimento di tale scopo, sia il Comune di Bisignano che la Consuleco si rendono entrambi disponibili dividendosi gli oneri: il Comune di Bisignano resta obbligato a conferire il suolo (…), la Consuleco, per contro, si impegna a proprie spese alla realizzazione di un nuovo impianto di depurazione comunale (…) e alla realizzazione del proprio impianto, provvedendo altresì a realizzare quant’altro necessario per rendere l’intero impianto, comunale e privato, compatibile al riconoscimento di ISO 14.000”.
5. Non ultimo (e già riportato nel precedente comunicato del PD), le dichiarazioni di Umile Bisignano nel 2012: la Consuleco “ha dimostrato di essere in regola” e l’Amministrazione “continuerà a essere orientata verso questa gestione”.
E dunque, questi sono gli atti prodotti dall’Amministrazione “senza ombra di dubbio o di smentita”? Quelli millantati nel suo comunicato sono solo una montagna di falsità, di contraddizioni e di manipolazione dei fatti.
Emerge, dunque, che l’unica lingua che parla il Depuratore è quella di Umile Bisignano (già da vice Sindaco e poi Sindaco) a partire dall’anno 2000, e di Damiano Grispo (già vice Sindaco e ora Sindaco f.f.) a partire dall’anno 2006. Aver menzionato Angelo Rosa, che dal 1999 non ha fatto più parte di alcuna maggioranza amministrativa e non è stato partecipe di alcun atto riguardante la presente questione, è sintomo di inammissibile ignoranza oppure di cosciente e ingiustificabile coinvolgimento nel torbido che è l’ambiente naturale solo di questa Amministrazione.
Per nascondere le sue vergogne, consigliamo all’Amministrazione comunale di utilizzare una pianta intera di fico. La scelga molto ampia.
Bisignano 14/04/16
Partito Democratico
Circolo di Bisignano