L’Amministrazione comunale di Bisignano mette mano alla Pianta organica dell’ente.
Lo fa con un atto, per molti versi “indolore” che seppure tocca un settore importante quale, fra l’altro, i lavori pubblici, l’urbanistica e l’attività produttive, non lascia sul terreno molti malumori…
Sotto il profilo della gestionalità dell’Ente, invece, si tratta di un atto importante anche alla luce della nuova redazione del Piano Regolatore Generale che dovrà disegnare lo sviluppo urbanistico della città per i prossimi anni. Per fare ciò, l’amministrazione comunale ha rideterminato le competenze del quarto settore, come scrive in delibera «a causa della vastità di competenze attribuite, (lavori pubblici, urbanistica, attività produttive ecc.)».
Così, si affidano all’istituendo nuovo Quarto settore le competenze relative a Opere pubbliche, Gestione patrimoniale, Ambiente e Salvaguardia Ambientale, Igiene pubblica e Protezione civile ed all’istituendo nuovo Quinto settore le competenze relative a Urbanistica ed Assetto del Territorio, Gestione Edilizia Pubblica e Privata, Sportello Unico per L’Edilizia, Edilizia Residenziale Pubblica, Trasporti, Sportello Unico per le Imprese, Attività Produttive, Randagismo e Canili.
Con questa manovra, si aggiunge, l’ente non avrà aggravio di spesa e verrà utilizzato solo il personale attualmente disponibile.
Al momento, l’atto deliberativo non riempie le caselle delle responsabilità anche se, l’ingegnere Umile De Bartolo che prima aveva la responsabilità dell’intero settore (attuale quarto e quinto), ora dovrà dividere le sue competenze. Fermo restante De Bartolo alla guida dei Lavori pubblici, resta da ricoprire la carica di responsabile dell’Urbanistica e Attività Produttive che, i bene informati, danno assegnata all’ingegnere Roberta Straface che, attualmente dirigeva il settore delle Attività Produttive.
C’è da aggiungere che, il sindacato Uil, con proprio documento, ha espresso parere negativo rispetto a questo provvedimento e, lo stesso sindaco o qualche dipendente che si sente leso potrebbe impugnare l’atto davanti al Tar.
Per intanto resta l’attesa per la rideterminazione complessiva della Pianta organica, questa si che andrà a modificare professionalità ed incarichi.
Una passaggio importante, dunque, che, come detto, non creerà disguidi, in quanto sarà utilizzato il personale attualmente disponibile.