L’Associazione ambientalista Valle del Crati chiede la convocazione di un consiglio comunale

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COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA “VALLE DEL CRATI – BISIGNANO” DEL 17 GENNAIO 2021

L’Associazione con il seguente comunicato, così come con quelli precedenti e con quelli che seguiranno periodicamente, intende rendere conto a tutti gli associati e alla popolazione di tutte le azioni e le iniziative che sta mettendo in atto per perseguire quelli che sono i suoi  scopi ultimi e cioè la tutela e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente in tutti i suoi vari aspetti.

Ogni cosa che rechi danno all’ambiente e, quindi, alla salute degli abitanti del nostro territorio, richiama la nostra attenzione e ci impone di intervenire per quanto possiamo.

I problemi sono tanti, dai cumuli di rifiuti abbandonati nelle strade e persino nei luoghi che dovrebbero essere incontaminati, alla scarsa educazione civile di alcuni cittadini, alla gestione della raccolta differenziata, allo stato dei terreni agricoli e delle acque dei fiumi…

Ma non c’è dubbio che, al momento attuale, il problema principale per Bisignano e i comuni limitrofi  è QUELLO LEGATO ALLA VICENDA DEL DEPURATORE PRIVATO GESTITO DALLA CONSULECO!

Nel comunicato precedente abbiamo elencato le azioni messe in atto dal 14 Febbraio 2020, giorno del sequestro del Depuratore privato, in cui è venuta alla luce l’inchiesta della Procura di Cosenza sul grave reato di inquinamento ambientale delle acque del fiume Mucone in cui venivano scaricati i reflui industriali della depurazione senza alcun trattamento.

Vi abbiamo scritto delle numerose richieste di incontri con l’Amministrazione comunale, persino nei mesi del look down, per acquisire informazioni sulle iniziative della suddetta Amministrazione indirizzate alla chiusura definitiva dell’impianto privato che ha causato tanto danno al nostro territorio, così come richiesto dai cittadini nell’affollato consiglio comunale del 28 Febbraio.

Alle nostre richieste inizialmente non è stata data risposta, solo dopo la grande manifestazione di protesta del 13 ottobre, pare che il sindaco e alcuni assessori abbiano iniziato a comprendere e prendere in considerazione la nostra posizione che non era, e non vuole essere tuttora, di contrapposizione, ma di collaborazione per risolvere, una volta per tutte, questo grave problema che affligge ormai da vent’anni, la popolazione di Bisignano e dei comuni vicini.

Negli ultimi due incontri ci hanno informati degli sviluppi legali della vicenda e cioè il dissequestro dell’impianto privato, conseguente al patteggiamento, quindi all’ammissione di colpa, da parte dei gestori.

Siamo stati altresì informati del ricorso da questi ultimi presentato contro la Regione Calabria la quale, nel mese di Maggio, in considerazione del reato perpetrato, aveva definitivamente revocato, dopo averla temporaneamente sospesa, l’Autorizzazione Integrata Ambientale.

In base a quanto ci hanno riferito, ci sembra che le azioni del Sindaco, dell’assessore all’ambiente e dei tecnici del comune vadano nella direzione giusta poiché, resistendo alle pressioni e alle richieste di ripristino dello “status quo”,  stanno cercando di rendersi indipendenti nella gestione del depuratore comunale.

Hanno richiesto all’Ente per l’energia elettrica una propria cabina elettrica e stanno cercando di acquisire le attrezzature tecnologiche occorrenti per il funzionamento del depuratore pubblico il quale, successivamente, usufruendo di un finanziamento europeo, verrà spostato in altro sito.

In ogni caso, i componenti dell’Associazione ambientalista “Valle del Crati – Bisignano”, presenti all’ultimo incontro di Venerdì 15 c. m., allo scopo di sgombrare il campo da ogni dubbio sulle intenzioni degli amministratori, hanno richiesto la convocazione, al più presto, di un consiglio comunale, in presenza nella sala consiliare, nel quale deliberare che Il Comune di Bisignano per rendere più esplicita la propria volontà, ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto comunale,  non intende accogliere,né per il presente, né per il futuro, sul proprio territorio, nessun tipo di impianto  per il trattamento di rifiuti di qualunque tipo, principalmente quelli industriali, o per il trattamento di sostanze inquinanti  o anche solo potenzialmente inquinanti poiché la vocazione principale del proprio territorio e la sua peculiarità sono prettamente agricole e sito di rinomate e pregiate produzioni ortofrutticole, nonché di allevamenti zootecnici.

Questo atto rappresenterebbe un baluardo di difesa non solo per il rischio attuale rappresentato dalla presenza sul territorio del depuratore Consuleco, ma anche per altri eventuali tentativi di installazioni di impianti pubblici o privati considerando che il nostro territorio, per la sua vicinanza all’autostrada, viene spesso preso di mira per la costruzione di “mostri” come Termovalorizzatori,  Piattaforme di rifiuti e chissà cosa altro, come è successo negli ultimi decenni.

Il Sindaco e gli assessori presenti all’incontro si sono dichiarati d’accordo.

Intendiamo andare avanti sulla strada del dialogo costruttivo e della collaborazione, certi che fare muro contro muro non porti a nessun giovamento per nessuna delle parti, ma restiamo sempre vigili per rendere pubblica  alla popolazione qualunque azione contraria o poco trasparente e per intervenire presso gli enti competenti, come abbiamo già fatto con l’Assessorato all’ambiente della Regione Calabria.

Auspichiamo maggiore sinergia tra l’Amministrazione  comunale e la nostra Associazione nell’interesse del territorio certi, come siamo, di interpretare le istanze e le aspirazioni della popolazione di vivere in un ambiente salubre e più pulito per noi e per i nostri figli.

L’associazione Ambientalista “Valle del Crati – Bisignano”