Lega di 40 registi italiani scrive lettera al Parlamento

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Giusto qualche giorno fa parlavamo di crisi del cinema.
A quanto pare, il Bel Paese ha mobilitato i suoi politici affinchè vengano presi dei provvedimenti per salvaguardare quello che è considerato uno dei patrimoni culturali più importanti che abbiamo.

Proprio per questo, un gruppo di autori del cinema italiano (tra cui Bernardo Bertolucci,Paolo Sorrentino e Matteo Garrone) ha inviato una lettera-appello al Ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, affinché la prossima riforma legislativa del cinema, sulla quale stanno lavorando Parlamento e Governo, contenga quattro princìpi fondamentali ispirati al modello francese.

Eccoli, brevemente descritti:

  • la creazione di un Centro Nazionale del cinema e dell’audiovisivo (per garantire la gestione autonoma dei meccanismi del settore fornendo l’adeguato sostegno alle produzioni)
  • l’applicazione del prelievo di scopo (che garantirebbe la certezza e la continuità delle risorse tramite prelievi sui giri d’affari alimentati dalle compagnie che traggono profitto dai film)
  • l’adozione del principio di trasparenza per le opere finanziate con risorse pubbliche(tramite l’istituzione di un registro consultabile a tutti gli aventi diritto)
  • sanzioni certe per chi non rispetta le norme

Spiega la lettera: “Riscontriamo la presenza di tali principi, per noi fondamentali, nell’impianto generale del Disegno di legge recentemente depositato alla Commissione Cultura del Senato, i cui primi firmatari sono i senatori Rosa Maria Di Giorgi e Sergio Zavoli. Nella convinzione che il testo potrà essere ulteriormente migliorato, attraverso il confronto con le categorie che sarà avviato a settembre dalla Commissione, accogliamo favorevolmente la volontà di munire il settore del cinema e dell’audiovisivo di una legge organica che si ispiri al meglio della legislazione europea”.

Tra i firmatari della richiesta, alcuni dei cineasti più rinomati del nostro cinema: Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Bernardo Bertolucci, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore, Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Silvio Soldini, i fratelli Taviani, Gabriele Salvatores, Carlo Verdone, Paolo Virzì, Daniele Ciprì, Liliana Cavani, Saverio Costanzo e Lina Wertmuller.

Sarà rivoluzione? Noi ci speriamo.

Fonti:
http://www.cineuropa.org/
https//www.farefilm.it/

Articolo scritto e redatto su www.ilbosone.com