Carissimi concittadini,
con la stima e la coerenza di sempre, conscio dell’impegno e della responsabilità che il ruolo di Consigliere Comunale e la Vostra fiducia mi fa avvertire, sento il dovere istituzionale di renderVi partecipe di alcune questioni amministrative.
Il 2011 è iniziato con le questioni legate al Patto di stabilità che mi ha visto, unico esponente di minoranza, nel mirino del sindaco e della sua maggioranza, solo per avere fatto, fino in fondo il mio dovere.
Timori e perplessità espressi allora sul raggiungimento del Patto che, sono stati comprovati dai dati ufficiali comunicati al Ministero delle Finanze (MEF) in data 30 marzo 2011 a firma del responsabile del servizio e dello stesso Sindaco.
Sono convinto di avere fatto la cosa giusta, nel segnalare le “anomalie” del Patto, tanto da essere certo di avere evitato la bancarotta ed il dissesto finanziario, risultati che non tarderanno ad arrivare per confermare quello che sto affermando.
Dissesto che purtroppo non è stato scongiurato visto che la situazione economica del nostro Comune non è certamente rosea e non è solo quello che attualmente appare.
Concittadini, il Comune rischia seriamente il dissesto finanziario!
Sembrerebbe infatti che il nostro Ente abbia accumulato tantissimi debiti di cui ancora non si conosce né l’entità né l’esistenza, pur avendo chiesto più volte, anche per iscritto, notizie sul debito effettivo.
I tagli imposti dal Governo Centrale, oltre che colpire i cittadini, interessano anche i comuni, costretti a “tirare la cinghia”. Mentre noi cittadini, rifacciamo i conti del bilancio familiare alla luce delle nuove tasse, così non si comportano, invece, i nostri amministratori che, al contrario mettono in campo una politica economico-amministrativa scellerata, senza controllo e programmazione.
Ecco perché dicevo che l’istanza segnalazione di chiarimento e, non un ricorso come arbitrariamente definito dal sindaco, da me inviata al MEF, ha evitato che con un raggiro della legge questa Amministrazione si concedesse il maldestro lusso di avviare le pratiche e chiedere allo Stato un ulteriore prestito (Mutuo) di 2.5 MLN di euro, per come più volte ha ribadito il sindaco, esponendo così, il nostro Ente a seri problemi;
Non è con la vendita di immobili che si salva l’Ente, ne tanto meno con altri ulteriori mutui, oggi c’è la necessità di operare scelte oculate, senza gettare via soldi pubblici e dei cittadini per il solo gusto di accaparrarsi a tutti i costi un voto, pagato a caro prezzo.
Un euro risparmiato aiuta a tappare una buca delle nostre strade, evitando ad esempio di incorrere nel pagamento di danni agli automobilisti per centinaia di migliaia di euro.
Il nostro glorioso Comune oggi più che mai ha bisogno di ripresa ed è nelle condizioni di poterlo fare, ha tutte le credenziali per farlo, si tratta di riavviare la macchina amministrativa con l’aiuto di tutti, nessuno escluso.
Le specificità e la posizione geografica devono agevolare uno sviluppo mirato ad iniziare dall’agricoltura, al turismo religioso, all’arte dei centenari liutai e dei bravi mastri ceramisti oltre ad un centro storico da rivalutare per i secolari palazzi nobiliari.
Tutto ciò può aiutarci ad uscire da questa crisi, fermo restante un rigore amministrativo improntato sulle regole. Soprattutto, però bisogna crederci ed impegnarsi per lasciare ai nostri figli una Città a misura d’uomo e a dimensione europea e se vogliamo anche virtuosa.
Bisogna investire sapendo che ci sono possibilità da sfruttare come ad esempio il rilancio della zona industriale, una qualificata azione che metta nelle giuste condizione i nostri agricoltori e poi quella di ottenere il massimo rendimento economico dalla Comunità Europea, fino al 2013 abbiamo questa possibilità, non facciamocela scappare.
Nel concludere, rivolgo un accorato appello ai rappresentanti dei partiti, dei movimenti, dell’associazionismo perché c’è bisogno che la politica torni ad occuparsi della gente e dei suoi bisogni, attraverso il necessario contributo che ogni singolo, con impegno e passione civile può dare alla costruzione dell’interesse e del bene comune.
Se avete veramente a cuore queste cose, allora non c’è più tempo per aspettare, ora è il tempo del fare e della responsabilità, liberando BISIGNANO dal falso vittimismo.
Distinti saluti
Bisignano, 24 luglio 2011