Domenica 13 Aprile alle 14:30 l’intera Inghilterra calcistica si fermerà: ad Anfield, infatti, si gioca il big match della Premier che, almeno sulla carta, deciderà chi sarà il campione 2014. Liverpool e Manchester City si giocano infatti in novanti minuti la possibilità di prendersi un titolo che manca rispettivamente dal 1990 e dal 2012.
Reds e Cityzens arrivano a questo appuntamento in maniera nettamente diversa. Il Liverpool ci arriva da outsider che ha guadagnato sul campo i galloni da pretendente al titolo. Nessuno infatti ipotizzava lo scorso agosto la possibilità di vedere i Reds in testa a questo punto, soprattutto dopo le ultime stagioni. Gli uomini di Brendan Rodgers però hanno dimostrato sul campo di essere squadra vera cominciando alla grande la stagione, sì senza Suarez squalificato ma con un grandissimo Sturridge. Nella prima parte di campionato il Liverpool ha fondato le sue partite su una grandissima fase difensiva, per poi successivamente calare di rendimento in questo reparto ma sopperendo a ciò grazie al rientro di un devastante e mai così continuo Luis Suarez. L’uruguaiano si è messo definitivamente alle spalle la sua parte dark dimostrando chi è solamente sul campo da gioco, e il risultato sono i 29 gol e gli 11 assist siglati fino ad ora (nelle due rispettive classifiche Suarez è primo).
Suarez e Sturridge, la coppia denominata “S & S”, hanno siglato in due 49 gol, dimostrando un’affinità e una capacità di trovarsi l’un l’altro davvero incredibile. I due, che si sfideranno nel prossimo mondiale nella prima fase, sono stati i due grandi artefici del primato del Liverpool, senza però dimenticare la già citata difesa (con uno Skrtel mostruoso, autore anche di 6 gol) e soprattutto il capitano, Steven Gerrard, che punta a vincere la sua prima Premier e per raggiungere ciò sta mettendo in campo tutta la sua esperienza e la sua classe. Il marchio di Gerrard è netto su questa Premier, basti pensare ai pesantissimi rigori segnati dal numero 8 rosso senza un minimo di esitazione in momenti chiave come la partita con il Fulham, quella con lo United e, infine, la vittoria trasferta di oggi pomeriggio contro il West Ham. Sembrava aver preso definitivamente il viale del tramonto l’eroe di Istanbul 2005 ma, come successo per altri campioni di questo sport, molti si sono dovuti ricredere.
In questo primato si ritagliano uno spazio anche ex incompresi come Coutinho ed Henderson, mai sui grandiosi livelli di questa stagione. Una buona parte di merito in questo primato spetta però allo stesso Rodgers, che già nel girone di ritorno dello scorso campionato aveva cominciato a far vedere dei miglioramenti a livello del gioco, sublimati infine in questo splendido anno che, comunque vada a finire, riporterà i Reds nell’Europa che conta dopo ben 5 anni.
Dall’altro lato c’è però un temibile avversario, da molti ritenuto sin da Agosto il più accreditato per vincere la Premier, cioè il Manchester City di Pellegrini. La squadra dell’ex allenatore del miracoloso Malaga ha cominciato il campionato molto lentamente (emblematica la sconfitta sul campo del Cardiff), ottenendo grandi risultati all’Ethiad a cui però non seguivano conferme in trasferta. La sconfitta di ottobre a Stamford Bridge era stata l’ennesima brutta prestazione fuori casa, che sembrava aver segnato per sempre i giochi per il titolo soprattutto da un punto di vista del morale. Da allora però un sempre più decisivo Aguero(fino all’infortunio di gennaio), successivamente sostituito da Dzeko, e un gioco finalmente corrispondente alla volontà del suo tecnico ha permesso ai Cityzens di volare in classificare, raggiungendo a gennaio la vetta della Premier League (anche grazie alla vittoria dell’andata contro il Liverpool per 2-1). Da questo momento in poi però, causa rinvio di alcune partite e ottavi di Champions, il City ha avuto un piccolo calo che ha permesso al Chelsea, all’Arsenal e soprattutto al Liverpool di rientrare in corsa. Mentre una partita delle tre rinviate è stata recuperata (il vittorioso 3-0 contro lo United), altre due aspettano di essere giocate e la classifica dice così che i Reds si trovano a 74 punti, il Chelsea 72 e il City a 70, sempre però con 6 potenziali punti da recuperare. Proprio per questo la sfida di domenica potrà essere decisiva per le due squadre, senza dimenticare che un pareggio rimetterebbe in gioco anche il Chelsea del mai domo Mourinho.
Il Liverpool, in caso di vittoria, potrebbe avere il destino tra le sue mani: vincendo le ultime cinque gare infatti non potrebbe essere superato dal City anche in caso di due vittorie nei suoi due recuperi. Stesso discorso vale per gli azzurri di Manchester, che vincendo o pareggiando ad Anfield tornerebbero ad avere tutto nelle proprie mani. Il calendario però è pieno di soprese e tra tre giornate ci sarà Liverpool-Chelsea, gara che potrebbe decidere il destino di ben tre squadre. L’Arsenal è il chiaro esempio di come in questa Premier non ci si può fermare un secondo, perchè un leggero periodo di flessione può determinare l’uscita dalla lotta al titolo come avvenuto ai gunners per l’ennesima volta nella gestione Wenger. Il Liverpool dovrà quindi continuare la sua splendida striscia di nove vittorie consecutive per poter diventare campione.
Saranno due modi completamente diversi di concepire il calcio a sfidarsi: la storia contro la tendenza araba e il miglior attacco contro una squadra completa in entrambe le fasi. Quello che è sicuro è che sarà davvero uno spettacolo assistere a questo match.