La Lipu Calabria, insieme a Legambiente e WWF Calabria, ha espresso il proprio compiacimento per la decisione espressa dal Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente di validare, con apposito decreto, il posticipo dell’apertura dell’attività venatoria al 2 ottobre 2024.
La presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta, il coordinatore regionale Lipu Birdlife Calabria, Giorgio Berardi ed il presidente WWF Calabria, Angelo Calzone, affermano che si tratta di “scelte coerenti con il dettato costituzionale, europeo e nazionale e indispensabili per la tutela di habitat e specie soggette in questo periodo a forti pressioni e minacce, dovute in particolar modo, alla dura siccità che ha colpito la Calabria e alla piaga degli incendi (accentuati e resi più frequenti dal cambiamento climatico), che minano le funzioni ecosistemiche dei nostri ambienti naturali”.
Continuano: “La nostra Regione, grazie a questo decreto – concludono le associazioni ambientaliste – , compie una scelta di garanzia rispetto ai propri cittadini considerata l’apertura da parte della Commissione europea di un’ennesima procedura d’infrazione in materia venatoria nel febbraio 2024, proprio per il mancato divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo nelle zone umide e della procedura Eu-Pilot sempre in ambito venatorio, per diversi tentativi di stravolgimento delle tutele previste dalla legge 157/92 (in particolar modo per la caccia in periodo di migrazione prenuziale e per l’inserimento tra le specie cacciabili di specie in cattivo stato di conservazione), in palese contrasto con le Direttive comunitarie”.