Menomale che c’è Simone Cristicchi, verrebbe da dire. Il cantautore romano porta il suo “Grand Hotel” nel centro storico di Montalto, con un pubblico festante in un concerto ricco di brio e contenuti indicativi. La vivacità di Cristicchi appassiona già da subito i montaltesi nella sera di ferragosto che dalle ventidue hanno riempito la piazza. Il mix di contenuti porta a continui capovolgimenti di emozioni, che spesso s’intrecciano, tra la pura commozione e il divertimento assoluto. In due ore di concerti sono circa quindici i brani composti, molti dei quali più recenti, senza tralasciare i classici del suo repertorio. Il vincitore di Sanremo 2007 commuove la piazza con “Legato a te”, brano dedicato a Piergiorgio Welby, con il dialogo impressionante tra l’uomo e la macchina che lo tiene in vita. Spazio anche a “Ti regalerò una rosa” con tanto di volo d’angelo finale, così come per la canzone sul G8, “Genova Brucia”, tanto discussa nel concerto del primo maggio, in cui «i mandanti dell’omicidio di Carlo Giuliani sono ancora in parlamento». Cristicchi dialoga con la piazza con ironia arguta, spesso intrecciando l’attualità per schernire con stile il premier Berlusconi. Lo spaccato della nostra penisola si sente in “L’Italia di Piero” e ne “L’Italiano nero”, riedizione del successo di Toto Cutugno, eseguita in salsa rock. Lo stile ironico nasconde una grande amarezza verso una società allo sbando e la conclusione porta a un’esplosione della piazza, pronta a saltare con “Menomale”, il brano su Carla Bruni, portato a Sanremo 2010. La festa finisce e il pubblico continua a cantare, mentre il servizio navetta fatica a contenere, all’andata e al ritorno, i tanti ragazzi e turisti presenti al concerto, organizzato dall’amministrazione comunale di Montalto.
Massimo Maneggio
su Calabriaora