Continua la lotta dell’unione dei comitati che, anche negli ultimi giorni dell’anno, si dedicano con passione alla loro battaglia: la modifica della legge regionale n.11/2003. I pagamenti ingiusti e spropositati non sono tollerati da tempo dagli agricoltori bisignanesi, che hanno già intrapreso una petizione per la modifica della legge regionale. Senza nulla togliere al lavoro del consorzio, i contadini chiedono una maggiore trasparenza, con circa 4500 firme che rappresentano già un segnale evidente di tale malumore. Nella sala “Rosario Curia”, l’unione ha fatto il punto della situazione, raccogliendo anche varie rappresentanze della provincia cosentina per discutere del problema. Proprio il presidente di quest’unione, Carmelo De Luca, invita a un ulteriore sforzo per «raggiungere le 5mila firme necessarie, da qui al 7 Febbraio prossimo, quando dovremmo presentare la petizione. Possiamo farcela, in questa battaglia di civiltà. Spesso, purtroppo, c’è stato un immobilismo delle amministrazioni comunali, con i sindaci che devono assumersi anche le loro responsabilità, deliberando nei consigli l’intenzione comune di molti cittadini: quella di modificare la legge regionale». Proprio guardando ai politici, ecco le solite note stonate: nessun rappresentate della maggioranza era presente, mentre della minoranza erano in sala Francesco Lo Giudice, Francesco Fucile e Lucantonio Nicoletti. Tre consiglieri soltanto, e per di più tutti e tre dell’opposizione, sono un numero troppo esiguo, sintomo che spesso le battaglie sono comprese al di fuori delle proprie mura cittadine. L’avvocato
Maurizio Benedetto, invece, ha delucidato il pubblico sulle questioni legali, spiegando anche cosa successe all’epoca dell’introduzione di questa famigerata legge n.11/2003. I membri del comitato, in più riprese, e anche durante il successivo dibattito, hanno rimarcato di non aver svolto una battaglia contro l’ente consortile, bensì solo per ottenere giustizie e per non vedersi recapitare cartelle esattoriali spropositate per i servizi resi. Le conclusioni sono affidate al consigliere regionale dell’Idv, Mimmo Talarico:«Sono ottimista perché ho registrato il vivo interesse in tutta la regione. Il comitato bisignanese sta dando lezioni di civiltà, raccogliendo firme reali di gente libera, sintomo di volontà popolare. Purtroppo nella vicenda abbiamo notato la compiacenza di alcune associazioni agricole, che non hanno fatto gli interessi dei contadini. Basterebbe, a volte, cancellare alcune parole per rendere una legge più civile e chiedo all’assessore all’Agricoltura, Michele Trematerra, di muoversi, in quanto già ha riconosciuto il problema».
Massimo Maneggio
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