Manovra, più vicina l’intesa con Bruxelles. Moscovici: “sforzo fatto dall’Italia è consistente”

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Sulla Manovra la distanza tra Ue e Roma è destinata a ridursi perchè “lo sforzo fatto dall’Italia è consistente e apprezzabile”. Lo ha sottolineato il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, al termine delle riunioni con i rappresentanti italiani. “Il dialogo prosegue in modo costruttivo”, ha spiegato Moscovici quindi non c’è l’intenzione di “arrivare alla procedura d’infrazione“.

Le distanze tra le parti si sono accorciate, ma la partita non è chiusa. La Commissione europea continua a chiedere un miglioramento del saldo strutturale, misure alla mano. Ormai da alcune settimane, la manovra Finanziaria per il 2019 è oggetto di un acceso braccio di ferro tra Roma e Bruxelles. Il governo Conte ha deciso di rivedere alcune sue priorità per evitare un iter che potrebbe scatenare nuove reazioni sui mercati.  Sulla questione è intervenuto il premier Giuseppe Conte “Sono soddisfatto della proposta che abbiamo depositato in Commissione. Noi non voltiamo le spalle agli italiani, lavoriamo per l’interesse degli italiani e riteniamo che sia un’ottima proposta anche negli interessi europei”.

“Questi giorni per l’Italia sono molto importanti”, ha commentato il vicepremier Luigi Di Maio. “Stiamo portando a casa una manovra che punta sullo sviluppo e, allo stesso tempo, tampona l’emergenza sociale. Per fare queste cose non abbiamo aspettato che le piazze si riempissero di milioni di persone come è successo in Francia, ma abbiamo agito immediatamente. E di questo sono orgoglioso. La trattativa va avanti, cambiano i decimali, ma non cambia la sostanza”.

Il ministro Di Maio ha poi aggiunto: “Le misure fondamentali della Manovra restano tutte: blocco dell’aumento Iva che avrebbe frenato i consumi e che da sola ci costa 12 miliardi, l‘aumento delle pensioni minime e di invalidità, lo smantellamento della Riforma Fornero con quota 100, ovviamente il Reddito di Cittadinanza mantenendo invariata la platea e la somma erogata che resta 780 euro”.