Otto su otto, duecento su duecento: la mirabolante stagione di Marc Marquez prosegue anche in Olanda, nell’Università della moto di Assen, con lo spagnolo protagonista dell’ennesima impresa stagionale che lo proietta verso nuovi record: staccati Surtees e Hailwood che rispettivamente nel 1959 e nel 1965 erano arrivati a 7 vittorie iniziali consecutive. Marquez migliora anche la striscia di vittorie consecutive detenuta da Valentino Rossi, che nel 2002 aveva conquistato 7 gp di fila. Adesso davanti all’alieno ci sono soltanto Agostini (per ben tre stagioni vinse i primi 10 gp) e Doohan (nel 1997 vinse 10 gp consecutivi). Questi numeri non sembrano assolutamente spaventare il campione del mondo, che ha tutte le carte in tavole per eguagliare e superare questi fenomeni.
La gara di Assen non è stata per nulla semplice: in qualifica la pole era andata ad Aleix Espargaro, mentre il 93 si era fermato in seconda posizione. Il giorno della gara non si era aperto benissimo per Marc, caduto durante il warm up e più in generale con l’incognita tempo da affrontare: il cielo plumbeo rendeva la scelta della gomma difficile. Chi ha azzardato la scelta della gomma (come ad esempio Valentino Rossi che a causa di un’iniziale scelta sbagliata si ritroverà a partire dai box) ha messo a rischio la propria gara, ma il team HRC ha perfettamente aiutato il 93 con la scelta delle rain, successivamente sostituite come tutti gli altri piloti nel corso della gara. Il confronto per la vittoria è stato quello tra il campione e l’esperto Andrea Dovizioso, pilota Ducati che è riuscito a portare la Rossa alla grande come sempre avviene sotto la pioggia. La sfida tra i due e durata per più di metà gara ma alla fine neanche il forlivese è riuscito a frenare la superiorità dello spagnolo, volato così verso l’ennesimo trionfo festeggiato mimando la nuotata della rana. Dietro i due protagonisti, Pedrosa guadagna il gradino più basso del podio davanti ad Espargaro, mentre Rossi si diverte in una rimonta grandiosa che gli permette di giungere quinto dopo essere partito dai box. Chi è naufragato anche in questo gran premio è Jorge Lorenzo, tredicesimo e sempre più desaparecido della stagione: il cannibale e combattivo pilota che conoscevamo sembra scomparso. Questa volta si è giustificato affermando che la paura di cadere dove si fece male lo scorso anno era troppo forte, ma sinceramente non è che negli scorsi gran premi abbia fatto di meglio…
In attesa del prossimo gran premio (tra due settimane in Germania, al Sachsenring), la classifica dice che il vantaggio di Marquez sulla coppia Rossi-Pedrosa è di 72 punti, un abisso. Al quarto posto in classifica risale Andrea Dovizioso, che precede di 10 punti il disperso Lorenzo.
In Moto 3 le emozioni non sono mancate: il nostro Fenati è stato sfortunatissimo, prima andando lungo e poi, dopo una grandissima rimonta, subendo un contatto che lo ha costretto a rimontare nuovamente finendo diciottesimo e senza nemmeno un punto. Il suo principale rivale mondiale, Jack Miller, non ha fatto meglio cadendo nei primi giri. Ad avvantaggiarsi di questa situazione sono le due Honda: Marquez conquista la seconda vittoria consecutiva e il compagno Rins chiude dietro di lui. La classifica si è così accorciata tantissimo e dice che Miller (117 punti) guida davanti a Fenati e Marquez (110 entrambi). Rins (107) e Vazquez (102) sono anche loro lì in agguato. Manca ancora più della metà della stagione e quindi ci sarà da lottare (e per noi divertirsi) fino all’ultimo km.