MONGRASSANO Il pericolo dell’eternit preoccupa i cittadini del centro arbereshe, che continua a essere quasi un preoccupante biglietto da visita visibile all’ingresso del paese. Presso gli stabilimenti dell’Azienda NoWomens (ex Cartiera Marano) da qualche tempo la presenza di manufatti in eternit lascia tanti dubbi e mille perplessità, in particolare sul versante della salute. L’eternit dell’ex cartiera si trova a pochi metri dal centro abitato, tra scuole, campi di calcetto, chiese e l’ambulatorio medico: un paradosso che deve essere risolto al più presto. Non è l’unico amianto presente nella zona, con anche qualche vecchia casa a riportare una copertura del genere.
Il sindaco di Mongrassano, Ferruccio Mariani, nel dicembre scorso aveva inviato una missiva agli organi competenti e al prefetto Reppucci in cui evidenziava il problema. <<Tale situazione – si legge nella nota – assume un ulteriore livello di pericolosità in considerazione della presenza dell’edificio scolastico dell’istituto comprensivo di Mongrassano, situato nell’adiacente territorio del comune, ma distante soltanto poche decine di metri dal luogo in cui vi è la presenza dei manufatti. In qualità d’istituzione preposta alla salute pubblica del comune – scrive Mariani – invito ad adottare le più adeguate ed urgenti misure necessarie alla rimozione dei manufatti in eternit, nella consapevolezza che un pronto intervento in tale direzione serve a prevenire gravi danni alle persone>>. Questa missiva fu inviata anche al sindaco del territorio limitrofo, Umile Bisignano, poiché l’ex cartiera si trova nella località dello Scalo Ferroviario, che sancisce il confine tra i due paesi del territorio cratense.
Arrivò anche la risposta da parte dell’Asp, ufficio “Igiene e Prevensione”, datata 26 aprile 2010, in cui si affermava di aver effettuato un sopralluogo, accertando che la struttura è composta da diversi capannoni e uno di essi si presenta con copertura in lastre di cemento amianto in cattivo stato d’uso poiché rotto in alcuni punti, con muffa e licheni. L’intervento di bonifica dovrebbe essere effettuato da una ditta specializzata, e a tutela della salute pubblica ci dovrebbero essere dei periodici controlli per accertare lo stato delle lastre di cemento amianto. Di fatto, con l’avvicinare nell’inverno le lastre di eternit continuano a sbriciolarsi, mentre i cittadini attendono, sempre più spazientiti, l’evolversi della situazione: a quando la rimozione definitiva?
Massimo Maneggio