MONGRASSANO – (Comunicato stampa) Nella serata di ieri 20 luglio, i Carabinieri della Stazione di Mongrassano hanno bloccato un pensionato pregiudicato del posto prima che potesse scatenare un vero e proprio inferno. Infatti l’uomo, munito di accendino, ha tentato di provocare dolosamente un incendio in diverse parti di un terreno di sua proprietà ubicato in località Sciorasi di Mongrassano, ma per fortuna i militari lo hanno fermato in tempo. Il pregiudicato 70enne aveva appena dato fuoco in due distinti punti nella vegetazione secca e cespugliosa tipica della macchia mediterranea, sita in prossimità del bosco, dalla estensione di circa 6/7 metri cadauno.
Il resto, di lì a poco, lo avrebbe fatto il vento. Colto sul fatto dalla pattuglia mentre appiccava il rogo, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale, dove veniva trovato in possesso di un accendino che veniva sottoposto a sequestro. I militari, che erano impegnati in un servizio di controllo specifico, finalizzato alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno degli incendi boschivi stagionali, venivano allertati lungo la SP 94 da alcune persone che urlavano verso una persona, riconosciuta nel T. G. intento ad armeggiare con un accendino, col quale tentava ripetutamente di scatenare le fiamme. I danni provocati dall’indole piromane del pensionato, fortunatamente, sono stati contenuti. L’incendio che aveva appiccato all’erba secca si è spento da sé, senza causare molti danni. Il provvidenziale intervento dei Carabinieri, poi, ha evitato che l’uomo ci riprovasse, scongiurando così l’imminente incendio boschivo. Un rogo che avrebbe avuto certamente effetti devastanti, considerato il forte vento che spirava, l’alta temperatura nonché il tipo di vegetazione presente: sterpaglie e cespugli di macchia mediterranea. Il 70enne, che già nell’agosto 2015 era stato tratto in arresto per il medesimo reato, ed in sede di giudizio direttissimo condannato alla pena di anni uno scontata in regime di detenzione domiciliare, è stato quindi accompagnato in caserma, dove è stato identificato e denunciato all’autorità giudiziaria di Cosenza.