Notte Giovane, very well….

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Si può parlare tranquillamente di meritato successo per la prima edizione della “Notte Giovane” organizzata dai ragazzi di “Bisignano in movimento”. L’associazione politico-culturale ha così riportato un po’ di vivacità alle sbiadite serate bisignanesi, dimostrando come, senza avere mecenati alle spalle o la presunzione tipica dei tanti presunti operatori culturali, si possano organizzare delle manifestazioni con spirito di sacrificio e intelligenza sul territorio. Il gruppo di ragazzi del movimento, formato da una settantina di giovani dall’età media molto bassa, ha organizzato tutto nei minimi dettagli, dando vita ai luoghi del centro storico, come il viale Roma, dove si è svolto un concerto di una cover band di Rino Gaetano in mezzo agli stand degli operatori agroalimentari, e Corso Vittorio Veneto, altro punto strategico dove abbinare la musica e le qualità tradizionali del territorio cratense. Entusiasmo, volontà e passione sono stati gli ingredienti necessari per raccogliere un vasto successo di pubblico, in una “Notte giovane” che è proseguita sino a tarda notte. Avevano anticipato da qualche tempo le loro intenzioni e, lunedì sera, hanno confermato le aspettative: «L’obiettivo della manifestazione – dichiaravano i ragazzi di “Bisignano in movimento” – è di mettere in risalto gli aspetti positivi di questo paese, che sono tanti, e valorizzare le eccellenze e le peculiarità che ci rendono famosi in tutta la regione e nel mondo. Abbiamo voluto organizzare la nostra “Notte giovane” di proposito nel centro storico perché queste vie rappresentano l’anima e la storia di Bisignano. Gli stand presenti nella piazza hanno lo scopo di mettere in risalto l’artigianato e le attività produttive nel nostro territorio». Accantonati per un momento i problemi (che a Bisignano sono tanti, basti pensare alla stessa piazza del viale Roma che, al 25 agosto, presenta notevoli carenze, leggasi alla voce servizi igienici), i ragazzi di questo movimento si sono messi in campo, consapevoli di aver riportato, almeno, un po’ di vitalità e voglia di fare in una città che da anni, escludendo gli ultimi giorni del mese di agosto dedicati a Sant’Umile, non riesce proprio a esprimersi sul settore turistico.

Massimo Maneggio