Fa discutere il grave atto di bracconaggio avvenuto nella Valle del Crati che potrebbe mettere a rischio la presenza della cicogna bianca in zona e il lavoro sin qui compiuto dalla sezione Lipu di Rende. L’associazione Nuove Narrazioni “sarà sempre in prima linea per la tutela della flora e fauna del nostro territorio. Ciò che è avvenuto è da considerarsi un grave episodio, specie se Bisignano è denominata “città della cicogna bianca“. – si legge nella nota diffusa oggi dall’associazione politico-culturale bisignanese.
La cicogna bianca è stata uccisa da un colpo di fucile da caccia, trovato morto sul nido ai confini tra Luzzi e Torano. “Sparare l’esemplare nel suo nido è veramente vergognoso!” – continua la nota delle Nuove Narrazioni – “Questo avvenimento increscioso deve spingere ad una riflessione per trovare soluzioni a tutela di questi volatili, come l’incremento della sorveglianza da parte delle suddette guardie ittico-venatorie e volontari nelle zone soggette a stazionamento e nidificazione. Infine, porgiamo un plauso alla Lipu per lo straordinario lavoro che sta svolgendo sul nostro territorio”.
Intanto la Lipu, grazie a una campagna ancora attiva sul sito web nazionale www.lipu.it, chiede la sospensione immediata della caccia anche per i prossimi anni nella zona che è stata interessata da questo grave episodio di bracconaggio.
La Lipu sezione di Rende fa sapere inoltre che l’esemplare di Cicogna bianca impallinato sul nido, è stato recuperato grazie ai volontari intervenuti ed ai ragazzi del Gruppo Choo-Na e l’Unità Operativa Enel di Rossano (CS).