Nuove regole per vaccini, Sisca è furioso

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Dura presa di posizione del sindaco di Santa Sofia d’Epiro, Daniele Atanasio Sisca, sulle ultime news in merito al piano vaccini:”Le categorie fragili dovranno prenotarsi tramite la piattaforma messa a disposizione dall’Azienda Sanitaria Provinciale.Accolgo con dispiacere quanto comunicato dall’Azienda Sanitaria Provinciale in merito alla prosecuzione del piano vaccinale per le categorie prioritarie previste dal piano vaccinale. I Comuni vengono in buona sostanza estromessi dal fornire supporto alla campagna vaccinale.
La macchina organizzativa messa in moto dal nostro comune (e da tanti altri comuni) per garantire la rapida vaccinazione dei nostri concittadini non potrà più essere utilizzata nonostante abbia funzionato in modo eccellente”.

Il sindaco di Santa Sofia d’Epiro, Daniele Atanasio Sisca, duro sulla situazione vaccini

Problema di non poco conto:” Da adesso, le pronotazione per la sottoposizione al vaccino dovrà avvenire esclusivamente tramite la piattaforma messa a disposizione dal Governo ed i centri vaccinali (7 per il momento per l’intero territorio provinciale) sono stati scelti e imposti dall’Azienda Sanitaria.
Da ció ne consegue il rischio di doversi spostare per decine di km per sottoporsi al vaccino, con notevoli ed inevitabili difficoltà soprattutto per le categorie fragili e anziani. Senza tralasciare le difficoltà, per le persone sprovviste di mezzi informatici, di accedere alla piattaforma e procedere alla prenotazione. Ho chiesto (E PRETENDO) che almeno la seconda dose per gli ultraottantenni sofioti vaccinati lo scorso 13 marzo venga somministrata a S. Sofia d’Epiro con le stesse modalità organizzative e logistiche adottate per la somministrazione della prima dose”.

il sindaco sofioto lancia un appello “affinché l’Azienda Sanitaria ritorni sui suoi passi e decida di procedere così come avevamo iniziato, con l’indispensabile supporto dei sindaci e delle amministrazioni comunali.
Se così non fosse si creerebbero ingiustificati disagi ai cittadini delle aree più interne e l’inevitabile conseguenza di un drastico calo delle persone che si sottoporranno a vaccinazione.”