Obesità infantile, in Italia a rischio un bambino su tre

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I dati sull’obesità infantile sono piuttosto allarmanti, secondo uno studio promosso dal Ministero della Salute, un bambino su tre è grasso o in sovrappeso. Lo studio è stato voluto dal Centro per il controllo e la prevenzione della malattie, in questo caso un bambino di otto nove anni, è sovrappeso, cioè il 32,3 % della popolazione infantile.

L’inchiesta ha coinvolto tramite l’invio di questionari anche genitori e insegnanti. Tra le cause dell’aumento precoce di peso la principale è naturalmente la scorretta gestione dei pasti.
A causare l’eccesso, secondo la rilevazione che ha coinvolto 46.492 bambini appartenenti a 2.623 classi terze della scuola primaria, sarebbero infatti gli stili di vita poco salutari, a partire dalle abitudini scorrette a tavola: il 9 percento dei bambini intervistati ammette di saltare abitualmente la prima colazione, mentre il 67 percento confessa di concedersi spesso un ricco spuntino a metà mattinata. Altri peccati non certo veniali sono quelli di bere frequentemente bibite gassate e zuccherate (lo riconosce il 43 percento), e di non consumare sufficientemente frutta e verdura.

A incidere, sono anche le cattive abitudini legate al difficile rapporto con lo sport: il 16 percento dei bambini, infatti afferma di praticare lo attività fisica solamente per non più di un’ora alla settimana.

Tra le regioni, il triste primato dell’obesità infantile spetta a quelle centromeridionali: in Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise e Puglia si supera addirittura la percentuale del 40 percento; seguono Calabria, Sicilia ed Umbria