Io non voto più

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Pierferdinando Casini sarà il capolista per palazzo Madama. Al seguito, il numero due, l’assessore regionale Michele Trematerra.
Con quale faccia l’attuale assessore all’agricoltura della regione Calabria è il “nominato” numero due al Senato nelle liste elettorali calabresi?
A coloro i quali sfugge chi è l’On. Michele Trematerra ricordiamo la questione delle bollette dei Consorzi di bonifica soprattutto per i possessori di terreni “asciutti” sparsi in tutto il territorio calabrese e per i quali, a oggi, è richiesto un tributo ingiusto per i soli fini istituzionali, senza un beneficio fondiario e per il mantenimento dei Consorzi.
L’Onorabile in questione (il “nominato” numero due al Senato dopo il capolista Casini) ha bocciato tutte le proposte e le iniziative intraprese dalla comunità calabrese insieme anche ad alcuni esponenti della politica locale presentate in seno al Consiglio regionale (guarda video risposta interrogazione al Consiglio dal sito della regione) in merito alla risoluzione del problema degli ingiusti pagamenti e alla modifica della legge regionale 11/2003 (recante disposizioni in materia di organizzazione e gestione dei Consorzi di bonifica) ritenendo assolutamente infondate le recriminazioni sollevate dalla maggior parte dei consorziati. Questi ultimi impegnati quotidianamente da circa sei mesi (da Reggio a Scalea) nella raccolta di 5000 firme per porre rimedio a ciò che il Trematerra avrebbe potuto benissimo realizzare attraverso un semplice Emendamento o Decreto capace di contrastare la sciagurata legge regionale 11/2003, incostituzionale nei suoi contenuti.

Non passa giorno che all’indirizzo di gran parte dei cittadini calabresi non arrivino cartelle esattoriali con ricevuta AR da parte dell’ente Consorzio di bonifica con la minaccia da parte di Equitalia di pignoramento dei beni in caso di mancato pagamento dell’ingiunzione. Di quest’oltraggio cagionato a spese dei cittadini calabresi, è anche responsabile il Signor. Michele Trematerra colui il quale ha preferito tenersi buoni i Consorzi di bonifica (grossi bacini del cosiddetto voto di scambio) a discapito delle vere esigenze dei piccoli proprietari terrieri vessati da un tributo di bonifica (cartelle esattoriali contenenti anche le richieste di pagamento dei debiti contratti in tanti anni di sciagurata gestione del Vecchio Consorzio Sibari- Crati) dovuto per il mantenimento di una macchina mangiasoldi come quella appunto dei Consorzi di bonifica Calabresi a prescindere dal beneficio.

Premesso che la libertà di voto è sancita dalla Costituzione Italiana, nei giorni 24 e 25 febbraio (data prevista per le elezioni politiche) all’interno della cabina elettorale dinanzi al “nominato” Michele Trematerra (concorrente al Senato della Repubblica Italiana con capolista Casini) la riflessione in merito alle cartelle esattoriali (coltello puntato alla gola di ogni cittadino calabrese vessato dagli ingiusti salassi esattoriali derivanti dal patto perverso fra politica, burocrati dei Consorzi di bonifica e dirigenti delle categorie agricole) è doverosa prima di apporre il consenso a “nominati” preconfezionati dal vigente sistema elettorale.

Il giorno 7 di febbraio è prevista la consegna delle 5000 firme al cospetto del Consiglio della regione Calabria, l’On. Michele Trematerra (in qualità di assessore all’agricoltura della regione e di “nominato” Onorabile al Senato dopo il capolista Casini) è invocato di accogliere la petizione sulla modifica alla legge regionale 11/2003 così come proposta nel testo sottoscritto dalla comunità e decretare insieme al Consiglio la fine delle ingiunzioni di tutte le richieste di pagamento anche di quelle già notificate da Equitalia per conto dei Consorzi di bonifica entro e non oltre la data di richiamo alle urne prevista per il 24 e il 25 di febbraio. Non saranno tollerate in alcun modo altre prese in giro da parte di un sistema politico e partitico il quale pensa di imporre le candidature a proprio piacimento a prescindere dal merito e a discapito del benessere dell’intera comunità.  Pertanto l’invito da parte dell’Unione dei Comitati Civici è quello di vigilare sui risvolti che avranno luogo nei prossimi giorni. Il bacino dei voti di scambio derivanti dai Consorzi di bonifica rappresenta  una grossa manna dal cielo per i Trematerra di turno ma il voto dei proprietari terrieri indignati potrà fare la differenza e destabilizzare i programmi di chi crede che favorendo gli interessi dei burocrati possa indirizzare la legge a proprio piacimento o ancor peggio il consenso elettorale.

11/01/2013                                                                                                Alberto De Luca