Quattro bisignanesi, due luzzesi e un toranese: sono sette i candidati espressi dalla Valle Crati per le prossime elezioni nazionali. Nel territorio bisignanese ecco le candidature di Roberto Cairo, consigliere d’opposizione, e di Alessandra Cosentino nel gruppo di “Centro Democratico”, Pietro Esposito correrà insieme ai cattolici che appoggiano Mario Monti a candidato premier, mentre Alessandro Perrone di “Forza Nuova” concorrerà per il Senato, inserito nella lista calabrese per il secondo posto. A Luzzi, invece, spazio per Camillo Borchetta, con “Rivoluzione Civile” e Roberto Malizia tra le fila dei “Moderati in Rivoluzione”. Infine, ecco il giovane Valentino Adimari (in foto), segretario de “La Destra” toranese che concorrerà per la Camera. L’entusiasmo di Adimari è visibile: «L’intero territorio viene ricompensato con una candidatura per Montecitorio, frutto dell’appartenenza, della militanza e della coerenza che ha sempre contraddistinto la comunità di destra toranese. Sono orgoglioso e fiero che il partito mi abbia scelto per rappresentarlo tramite una candidatura importante alla Camera dei Deputati. La scommessa presuppone di portare il partito de “La Destra” ai vertici dei risultati sul territorio, senza nascondere la presunzione di essere il primo partito in ambito locale». Una candidatura, questa di Adimari, che porta anche a nuovi sbocchi nel territorio toranesi: «Sono in stretto contatto con il segretario e i militanti dimissionari del Flitoranese orientati ad appoggiare la mia candidatura alla Camera e i valori che da sempre distinguono i veri militanti della destra, e non certo personaggi qualunquisti e arrivisti come Fini e Bocchino. Cercheremo insieme a una figura simbolo di onestà diamantina e cristallina come Gabriele Limido e con il nostro impegno, la nostra moralità, la nostra passione di bonificare questa nostra amata e amara terra». Per Adimari, dunque, tanta fiducia nella propria candidatura in un quadro che non soddisfa pienamente il segretario toranese:«Le fluttuazioni per altro irrilevanti prodotte dalla quasi totalità delle liste presentate mostrano i limiti e le debolezze delle classi dirigenti degli altri partiti, attesta l’incapacità organizzativa a formare le stesse spendendo personaggi locali. Tant’è che la presenza dei leader a capo di quasi tutte le liste non trova nessuna giustificazione e gratitudine rispetto ai problemi della Calabria, quest’ultima privata della presenza di una delle poche figure autorevoli contro i sistemi occulti come Angela Napoli».
Massimo Maneggio
su: Calabriaora