Pasotti e Battista, due assi per il Tirreno festival

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Sale l’attesa per Giorgio Pasotti in tour in Calabria per il “Tirreno Festival” di Alfredo De Luca e standing ovation anche per il cabarettista Maurizio Battista

Maurizio Battista è “trascinante” – all’interno del Tirreno Festival, kermesse della Dedo.Eventi e cofinanziata dalla Regione Calabria – conquista in formula rigorosamente sold out le città di Rende e di Diamante, con lo spettacolo “Ai miei Tempi non era così”. La comicità genuina del cabarettista romano fa riflettere le due platee sul valore del tempo: vecchio per quello passato e nuovo per il presente. Una riflessione semplicemente da standing ovation, profonda e divertente, poiché stracolma anche di gag e tante musiche, dettagli apprezzatissimi dal pubblico che gli concede (meritevolmente) sonori e lunghi applausi, come mai finora. Il direttore artistico Alfredo De Luca, acuto curatore di un cartellone degli eventi a cui finora vale l’appellativo di infallibile, mette a segno un altro buonissimo colpo per il suo obiettivo di un “teatro di qualità” in Calabria e, non fa in tempo a godersi il successo, che è già pronto un altro importante ed attesissimo appuntamento con l’attore Giorgio Pasotti, per un bel tris di spettacolo in terra calabra: giovedì 25 gennaio, alle 20.30 sarà al Teatro Troisi di Morano Calabro, venerdì 26 alle 21 replicherà al Teatro Vittoria di Diamante, per poi concludere il tour calabrese sabato 27, alle ore 21, al Teatro Garden di Rende. Il bello del piccolo e del grande schermo porterà in scena due grandi scrittori della letteratura internazionale come William Shakespeare e Luigi Pirandello. Uno spettacolo con un intreccio unico di storie e personaggi. Troveremo Marcantonio, tratto da Giulio Cesare, ma anche uno tra i più celebri monologhi teatrali come “l’Essere o non essere di Amleto”, e ancora altri personaggi delle opere pirandelliane. Già si scommette su spettatori letteralmente rapiti dai racconti proposti da Davide Cavuti ed interpretati dal talento e dal fascino eterno del Pasotti di “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, de “La grande bellezza” di Sorrentino – per citarne qualcuno – e di “Sapore di Te” di Carlo Vanzina.