Proteggere l’ambiente implica un’assunzione di responsabilità e un impegno continuo. Osservando gli effetti dell’emergenza climatica siamo consapevoli della necessità di modificare i nostri comportamenti e chi non partecipa è colpevole di questo degrado quanto coloro i quali non si sono adoperati per uno sviluppo sostenibile. Il progresso offre l’accesso illimitato alla conoscenza, a migliori condizioni di vita e a nuove forme di lavoro che affrontano il ritardo di regole e di tutele. Il lavoro è sempre più informatizzato e in condivisione con altre strutture. Dall’industria meccanica all’agroalimentare ogni realtà è in rapida evoluzione, utilizzando strumenti innovativi per la gestione di processi sempre più complessi.
Nulla è ormai lasciato al caso e le economie mondiali corrono veloci verso una crescita continua, generando nuovi rifiuti come le componenti delle tecnologie obsolete, plastiche e residui chimici che richiedono un rapido trattamento e riciclo prima che diventino inquinanti. Le innovazioni di successo sono quindi progettate dando priorità alla valutazione del minor impatto ambientale.
Al di sopra di questa presa di coscienza agisce il legislatore europeo, attraverso la produzione di norme per la salvaguardia delle risorse naturali e per uno sviluppo sostenibile. Questa attenzione, insieme alla sensibilità ecologista popolare, rafforza il bisogno di un’efficiente gestione dei rifiuti nei piccoli territori (ecodistretti). L’impegno è generare rifiuti riciclabili, che diventino materia prima per ulteriori beni. In Calabria è necessario migliorare i processi di trattamento dei rifiuti che produciamo, iniziando dalle buone pratiche svolte per la differenziazione e nel consumo di prodotti che incorporano un basso rischio ambientale e un packaging riciclabile. Ma anche dall’attenzione di ognuno nell’evitare ogni forma di spreco. Le istituzioni devono a loro volta incoraggiare i cittadini ad essere sempre più protagonisti. La realtà deve però fare i conti con risorse economiche sempre più limitate per gli enti.
E così, a volte, il ciclo rallenta e procede con difficoltà. Con costi aggiuntivi per le amministrazioni e ulteriori danni per l’ambiente. In assenza di una perfetta gestione dei rifiuti, diventa più impattante la negligenza o l’inconsapevolezza di chi preferisce lasciare tutto al caso, non differenziando. Se non siamo attenti nella fase di riciclo dei rifiuti, gli effetti negativi si “accumulano” fino a generare “il problema”. Il diritto di vivere in spazi “puliti” deve indurre ad indignarci ogni volta che assistiamo all’abbandono insensato di un sacchetto, di lattine e bottiglie di plastica, che rischiano di accumularsi ad altri rifiuti ai bordi delle strade e nelle piazze della nostra città fino a raggiungere i corsi d’acqua.
E l’effetto è ancora più grave quando “trasformiamo” un elettrodomestico in arredo urbano, senza usufruire del più pratico servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti. È necessario realizzare quelle scelte che da tempo la scienza chiede di fare, comprendendo la portata di queste proposte e l’effetto che potrebbero avere nei prossimi anni sulla qualità della vita, soprattutto per non aver agito in tempo. C’è bisogno di avviare una discussione ampia. Il Direttivo del Circolo del Partito Democratico di Bisignano accoglie favorevolmente la disponibilità dell’Amministrazione comunale di Bisignano di aprire una fase di dialogo con la cittadinanza per la valutazione della realizzazione di un ecodistretto nel nostro territorio.
Al momento non esiste un progetto sul quale poter esprimere un giudizio conclusivo ma il Direttivo del Circolo esprime soddisfazione per l’avvio di un confronto per giungere a una decisione condivisa su come migliorare la gestione dei rifiuti. Appare chiaro l’indirizzo europeo e del mondo ecologista verso un ciclo dei rifiuti che coinvolga i piccoli distretti. Non possiamo rinunciare a farlo.
Dobbiamo difendere il bene comune territorio e sviluppare finalmente la tanto nominata “economia circolare”. Continuare a rimandare la soluzione vuol dire rimandare un problema ormai evidente, che potrebbe compromettere nel tempo la nostra risorsa più preziosa: la meravigliosa natura in cui viviamo. Se da noi nidificano specie ormai rare e se le nostre colture sono tra le migliori al mondo, non possiamo correre il rischio di rovinare questo habitat rinunciando a trattare i nostri rifiuti. Il momento è adesso. Non è domani il tempo di decidere “come”. Invitiamo quindi la cittadinanza a partecipare alla discussione. Perché è fondamentale attivarci definitivamente contro l’ingiustizia socio-ambientale.
Il Direttivo del Circolo del PD di Bisignano si impegna a divulgare tutte le informazioni utili e ad organizzare iniziative di dibattito al fine di giungere in piena consapevolezza alle scelte da adottare e ritiene che lo strumento dell’ecodistretto possa essere adeguato, a condizione che si punti sul coinvolgimento delle comunità locali nel controllo, attivando un “ecologismo popolare”.
Il Direttivo del Circolo informa che sarà presente alla seduta pubblica del Consiglio Comunale di Bisignano, convocato per lunedì 22 maggio alle ore 17,00, per discutere della valutazione della realizzazione dell’ecodistretto ed invita gli iscritti e tutta la cittadinanza a partecipare e dare il proprio contributo.