Questo brano è dedicato a tutti i bambini che nel 1994 furono costretti a imparare questa canzone a memoria per le solite recite inutili. 17 anni dopo fecero questo con “Tre colori” di Tricarico, ma questa è un’altra storia.
Probabilmente seconda solo all’imbattibile Italia di Reitano in un’ideale classifica dei brani più “nazionalisti” transitati a Sanremo.
E’ il 1994. Un paio di vecchi amici si incontrano dopo decine di anni alla bocciofila e tra un bicchiere di vinello e l’altro qualcuno butta lì un’idea un po’ pazza: -Perché non partecipiamo al Festival di Sanremo tutti insieme! Magari è l’ultima cosa che facciamo nella nostra vita!-
Viene così creato il super gruppo di mummie chiamato Squadra Italia, composto da: Nilla Pizzi, Jimmy Fontana, Gianni Nazzaro, Wilma Goich, Wess, Giuseppe Cionfoli, Tony Santagata, Lando Fiorini, Mario Merola, Rosanna Fratello e la “piccola” Manuela Villa a fare da mascotte. 11 componenti le cui età sommate superano i 700 anni. insieme sul palco cantare pregi e difetti de ‘sta Italia bbella, ciascuno la sua strofa interpretata alla propria maniera.
Il brano è moderno come una statuetta in porcellana di Capodimonte appoggiata su un centrino sopra una credenza in barocco piemontese. Un inno ai luoghi più comuni del comune su questa nazione, una terra dove gli stranieri vengono accolti con amore e non vogliono tornare più a casa (strofa che acquista ancora più valore perché cantata dal mitico Wes), una terra dove il sacro di scontra col profrano, terra rimasta nel cuore a coloro i quali sono partiti per trovar fortuna in America, terra di balcony affacciati sul mare a Posillipo.Praticamente una cartolina della nostra penisola aggiornata al 1965. Caso più unico che raro per questo genere di brano, il pezzo venne relegato in una deludentissima penultima posizione, battuto solo da Napoli di Franco Califano Purtroppo, dopo quest’insoddisfacente performance, la Squadra Italia si sciolse e ognuno tornò al suo ospizio. Peccato, chissà quanto ancora avrebbero potuto regalare alla musica italiana…
Fonte: http://ozappatore.blogspot.it/2006/09/squadra-italia-una-vecchia-canzone.html
Nel 1994 ci sono i mondiali di calcio negli Stati Uniti e a qualche simpatico autore viene l’idea di creare una squadra cantant-calcistica per celebrare la ricorrenza; così dal museo delle cere vengono riesumati per l’occasione 11 cantanti che vanno a formare la cosiddetta “Squadra Italia”.
I resuscitati sono tutti cantanti e interpreti della canzone tradizionale e popolare italiana: al seguito del capitano (ebbene sì, essendo una squadra c’era tanto di capitano) Nilla Pizzi troviamo Manuela Villa (figlia di Claudio),Jimmy Fontana, Gianni Nazzaro, Wilma Goich, Wess, Giuseppe Cionfoli, Tony Santagata, Lando Fiorini, Mario Merola, Rosana Fratello.
Quest’allegra combriccola di giovincelli viene presentata durante il Festival di Sanremo del 1994 e al momento dell’apparizione sommano 570 anni, ovvero una media di 52 a testa, abbassata solo dalla presenza della 28enne Manuela Villa.
La brigata di Villa Arzilla per qualche sera in uscita libera sul palco dell’Ariston presenta un brano in sintonia con l’età geriatrica dei suoi interpreti, ovvero “Una Vecchia Canzone Italiana”, scritta dagli autori Stefan Jurgens e Marcello Marrocchi, che si classifica giustamente penultima. La canzone è quanto più di schifosamente nazional-popolare si possa ascoltare con tanto di fisarmonica e mandolini ed incaramellare il tutto; forse starebbe andata bene se suonata da Secondo Casadei, ma nel 1994 e per di più sul palco di Sanremo, una canzone buona per l’emigrante italiano in America degli anni ’30 forse è un attimo anacronistica e fuori luogo e anche Domenico Modugno si sarebbe risentito per essere stato citato nella strofa “in ogni casa del mondo arriva volando dipinta di blu”. Ma nonostante tutto di una cosa possiamo rallegrarci: quest’apparizione è servita a qualcosa e si vede dal video dell’interpretazione Sanremese dove tutti i cantanti sono felici, raggianti ed entusiasti perché finalmente hanno la libera uscita di qualche giorno, e invece di andare alle solite terme di Chianciano questa volta gli è stato concesso il viaggio-premio a Sanremo.
Da questa esperienza nasce anche un CD, che prende il titolo dalla stessa canzone e che contiene, oltre al brano in questione, altre 11 imperdibili tracce di cantate singolarmente da ogni componente della “squadra”, e mentre alcuni, tra cui Nilla Pizzi e Lando Fiorini, ripropongono un loro vecchio successo, altri sette undicesimi omaggiano quest’operazione con un brano inedito. Fortunatamente gli esperti comunicano che di questo reperto di moderna archeologia si sono perse le tracce.
La cosa tremendamente pazzesca è però assistere dopo la prima al teatro Ariston, ad una vera e propria standing ovation di gente che si svocia gridando “ancora” a fine canzone.
Fonte: http://www.orrorea33giri.com/2011/11/squadra-italia-una-vecchia-canzone.html
Una Vecchia Canzone Italiana
Terra distesa nel mare che in ogni canzone ci parli d’amore
terra che resti nel cuore di chi per un sogno ti deve lasciare
ogni paese ha una festa, una banda che suona, una piazza, un caffè
terra di santi e poeti de’ troppi mafiosi e pochissimi preti
terra di mille stranieri che trovano amore e non partono più
terra rimasta ind’ ‘o core d’a ggente che parte pe’ terre luntane
ma in ogni posto del mondo dovunque tu vada, da solo non sei
Sentirai una radio che suona lontana
canterà una vecchia canzone italiana
rivedrai un balcone affacciato sul mare
una canzone non chiede di più
ti porta dove vuoi tu
Ma che cos’è una canzone è una storia che nasce da ogni emozione
e ci accompagna la vita da quando si nasce a quando è finita
coce di popoli stanchi dà forza ad una idea che non muore più
e in ogni casa del mondo arriva volando dipinta di blu
Sentirai una radio che suona lontana
canterà una vecchia canzone italiana
Rivedrai in un attimo il tuo primo amore
passano gli anni e la vita però
una canzone no
Sentirai una vecchia canzone italiana
canterà da una radio che suona lontana
rivedrai un balcone affacciato sul mare
una canzone non chiede di più
ti porta dove vuoi tu
passano gli anni e la vita però
una canzone no