Perri contro il randagismo

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BISIGNANO La carica dei 101 randagi. Non c’è nessuna Crudelia De Mon all’orizzonte, ma il problema dei cani abbandonati sul territorio cratense rimane sempre presente. Sia nel centro storico, dove la notte avviene una curiosa sfilata di animali, nonché nelle zone di periferia, i cani imperversano, creando un pericolo per se stessi, nonché per gli automobilisti e per i semplici pedoni. Alcuni cani sono stati abbandonati, mentre altri non hanno mai avuto una famiglia ad accudirli. Proprio per questo Rosario Perri, segretario del Pd e animalista convinto, ha nuovamente lanciato un appello per sensibilizzare sul problema. Il giovane democrat bisignanese, inoltre, vuole mettere a tacere quelle voci proferite da alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno accusato lo stesso Perri di voler solo strumentalizzare la vicenda per accusare, a prescindere, l’operato dell’amministrazione comunale. Perri, così, puntualizza: «Continuiamo ad essere preoccupati per la situazione dei cagnolini che, sono, sempre di più, abbandonati al loro destino per le vie della città. Da questo punto di vista riteniamo che serva un’azione decisa da parte dell’amministrazione comunale e degli uffici preposti». Perri e il suo partito chiedono una rapida soluzione, per dare anche una considerazione anche agli amici a quattro zampe: «Bisogna mettere in sicurezza i cani e i cittadini. Alla nostra denuncia di alcune settimane fa non abbiamo ricevuto risposte e nemmeno fatti per la risoluzione del problema. Abbiamo molto a cuore il destino del migliore amico dell’uomo e continuiamo a denunciare la situazione, nel loro interesse e di quello della popolazione». Perri suggerisce una prima mossa da portare a termine per arginare il problema: «Una proposta molto saggia, che presentiamo gli amministratori, sarebbe quella di provvedere alla sterilizzazione per evitare l’ingrandirsi, ancor di più, dei randagi. Questa è la nostra proposta e speriamo che sia accolta». In conclusione: «Denunciamo, inoltre, anche e con maggiore forza il vile e indegno atto dell’abbandono dei cani. È qualcosa di intollerabile  che non si addice a un paese civile come il nostro».

Massimo Maneggio