Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo Borgo di Piano
La determinazione e il vigore mostrati dal popolo del Borgo di Piano nell’organizzazione, nei preparativi, nella fede immersi nella trepidante attesa di ogni Giugno non hanno avuto la fortuna di avere seguito, ahi noi, anche nei giorni della giostra cavalleresca.
Ad ogni modo, ci siamo stretti al nostro cavaliere anche in quei momenti bui che sembravano non avere una parvenza di luce, così in campo come nella vita. E abbiamo fatto tesoro di questi momenti, migliorando come gruppo e come singoli. Per questo possiamo dire con franchezza che è stato un vero piacere aver condiviso anni importanti assieme al cavaliere Mauro De Luca, il quale cogliamo l’occasione per ringraziarlo.
Oggi, tuttavia, si apre un nuovo capitolo per il quartiere verde, che ‘nuovo’ è inesatto dire. L’esigenza di tornare a trionfare entra prepotentemente nelle priorità dei conquartierani, ai quali non basta più un marginale successo nell’ordito dei giorni che viene ricamato a ridosso dell’ultima Domenica di Giugno: adesso è richiesta la vittoria finale!
Fin dagli albori il Borgo di Piano è stato parte dominante della tradizione, a tal punto che anche nella sconfitta non è mai passato in secondo piano il suo ruolo da protagonista decidendo, anzi, indirettamente, il destino altrui: come quando offrimmo sconsideratamente il vincente gruppo storico ai rivali di sempre, i quali hanno assaporato per la prima volta nella loro storia i dolci sapori della vittoria, grazie alla gente formatasi nel nostro quartiere.
Un quartiere, il nostro, e un cavaliere, sempre nostro, che hanno reso grande il Palio e che si sono donati onori a vicenda, diventando l’uno il più titolato tra i quartieri, l’altro insignito dell’immortalità sportiva. Un tutt’uno verace e letale riguardo il quale diventa illogico spiegarne la scissione avvenuta gli anni scorsi. Eppure è avvenuta.
Ma la strada per il più bello tra i ritorni è stata preparata da una tacita e signorile accettazione della sconfitta, porgendo sempre i complimenti ai rivali.
È tempo, ora, che ogni figlio faccia ritorno al villaggio, che ogni cavaliere torni alla sua corte, che il Palio torni alla compostezza, che il Borgo di Piano ritorni ai fasti di un tempo.
È una nuova Età dell’oro.
Per tornare insieme gloriosi.
Per scrivere, ancora una volta, la storia.
La tua gente ti accoglie con riverenza.
Bentornato, cavaliere.
Bentornato, Claudio.
Nota a margine, la pubblicazione di questo testo avviene nel diritto di cronaca e per la segnalazione del testo. Bisignanoinrete esula da ogni tifo sull’argomento generale.