BISIGNANO In primis la salute dei cittadini: con questi propositi le sezioni dei democrat bisignanesi e luzzesi hanno ospitato, nella sala “Rosario Curia” del viale Roma, il consigliere regionale Carlo Guccione. L’esponente del Pd, dopo la formulazione di un’interrogazione scritta al presidente regionale Giuseppe Scopelliti, in prima persona ha registrato il malessere dei cittadini bisignanesi sulla decisione di ospitare la piattaforma tecnologica dei rifiuti. Un confronto schietto e senza fronzoli è stato quello bisignanese, con cittadini e politici a confrontarsi sull’argomento, e a fare gli onori di casa ci ha pensato il segretario bisignanese Rosario Perri: «Noi del Pd non stiamo strumentalizzando la vicenda. Chiediamo solo se questo è giusto, non è possibile portare un impianto del genere a Bisignano senza aver fatto le giuste analisi, e soprattutto senza il consenso dei cittadini». E se in molti attendono anche l’intervento del presidente della Provincia, Mario Oliverio, i comitati ambientalisti e i cittadini non rimangono a guardare. Il comitato che si oppone alla piattaforma (che ha svolto un dibattito anche all’istituto “Siciliano”) cercherà le collaborazioni dei “colleghi” regionali, mentre alcuni cittadini fanno capire il clima di sofferenza: «Ci stenderemo sul terreno dove vorranno fare questo “mostro”: almeno moriremo subito». Posizioni estreme, ma che rendono l’idea di come il problema sia vissuto sul territorio. Anche i consiglieri d’opposizione bisignanese hanno espresso le loro idee, seppur con tonalità diverse. Andrea Algieri si è mostrato molto amareggiato nei confronti dei politici calabresi, Roberto Cairo ha rivolto un appello: «Abbiamo un assessore all’Agricoltura regionale (Michele Trematerra, ndr) nostro vicino di casa che ancora non si è degnato di intervenire», mentre Francesco Fucile ha chiarito: «Ognuno deve prendere le sue responsabilità in questa lotta. Siamo davanti a un’emergenza democratica». Il segretario luzzese del Pd, Angelo D’Acri, ha anticipato l’intervento di Guccione: «Abbiamo scritto al Prefetto per poter partecipare al tavolo tecnico di concertazione, per stare vicino alla popolazione ed esprimere il dissenso alla piattaforma». Carlo Guccione infine chiude gli interventi, chiedendo uno studio approfondito, nonché adeguate ricerche mediche, sul territorio: «Alla Regione stanno facendo scelte paradossali. L’impianto è un errore: c’è poca trasparenza intanto nell’appalto. Non si può parlare con generalità di questo impianto, perché si parla di milioni di euro di progettazione. Quella dei cittadini bisignanesi è una battaglia di legalità: se non arriverà una risposta dal presidente Scopelliti, passeremo in Parlamento. E non escludo neanche un referendum».
Massimo Maneggio – L’Ora della Calabria