Se per molti giovani Giovanni XXIII è ricordato come il “Papa Buono” e per i più adulti come il Vicario di Cristo per la famiglia Cristiana, Giovanni Paolo II rappresentò il Pontefice “Aββα” dei ragazzi di tutto il mondo.
Non è un caso se le immagini più belle del suo pontificato sono riconducibili agli incontri in America Latina, a Buenos Aires, in Russia, in Polonia e al Giubileo di Tor Vergata, raccogliendo ragazzi di tutto il mondo. Qui il Papa scherzando con i giovani ricordava loro un vecchio proverbio in polacco:
« Se tu vivi con i giovani, tu dovrai diventare anche giovane, solo così si ritorna a essere giovani. (…) Abbiamo bisogno della gioia di vivere che hanno i giovani: in essi si riflette qualcosa della gioia originaria che Dio ebbe creando l’uomo».
Era il 16 ottobre del 1978 quando gli Eminentissimi Cardinali proclamarono Papa Giovanni Paolo II nuovo Vescovo di Roma.
Piazza San Pietro era strapiena di fedeli entusiasti per l’elezione del nuovo Pontefice chiamato da molto lontano, ma da sempre così vicino alla Comunione della fede e della tradizione Cristiana.
Un Vicario di Cristo con la paura di ricevere tale nomina che attraverso lo spirito dell’ubbidienza verso il Signore e la fiducia totale nella Madonna Santissima aveva trovato il coraggio di affrontare la propria missione e parlare finalmente alla sua gente.
«Se sbaglio, mi corrigerete» così si presentò ai fedeli per confessare la Comunione, la Speranza e la Fiducia nella Madre di Cristo e nella Chiesa e anche per incominciare un nuovo cammino sulla strada della storia Cristiana con l’aiuto di Dio e con quello degli uomini.Da quel giorno santo, sono trascorsi quasi quarant’anni ma l’immagine di Papa Wojtyla rivive in maniera chiara attraverso i suoi discorsi:
« Non abbiate paura (…) spalancate le porte a Cristo (…) aprite i confini degli Stati, i sistemi economici, quelli politici, i vasti campi della cultura, della civiltà e dello sviluppo. (…) Vi prego e vi imploro, permettete a Cristo di parlare al vostro cuore. (…) Pregate per me e aiutatemi perché io vi possa servire. »
André Frossard scrittore e giornalista francese in una intervista rivolgendosi al Papa polacco proferì le seguenti parole:
«Porterà i giovani dove Lei vorrà» e la risposta di Wojtyla fu la seguente: «Credo piuttosto che saranno loro a guidarmi».
Nei giorni precedenti alla sua morte la profezia di Frossard si avverò attraverso le ultime parole del Pontefice espresse a gran fatica sul letto di morte e rivolte ai tanti fedeli intervenuti a Roma per porgergli l’ultimo saluto:
«Vi ho cercato, adesso voi siete venuti da me e per questo vi ringrazio».
27 aprile 2014 esultiamo per il grande evento Cristiano e preghiamo per due nuovi Santi.
26/04/2014 – Alberto De Luca