Più EMOZIONI e più FILOSOFIA per gli ALUNNI della Pucciano.
Partiamo da qui, dall’esortazione «Conosci te stesso» in greco antico γνῶθι σαυτόν, grossomodo per chi è poco pratico del greco gnōthi sautón è questa una delle più importanti massime filosofiche di cui possediamo iscrizioni e trascrizioni; partiamo dalla consapevolezza di ciò che siamo e con ogni evidenza anche quella di ciò che non siamo; per approntare con la filosofia ed anche attraverso i canali della moderna psicologia, una chiave di volta che riesce a coniugare formazione e cultura.
Personalmente come docente sono fermamente convinta che la filosofia sia veramente la parola efficace con la quale essere sempre in grado di saper rispondere per determinare fiducia nel mondo, in sé stessi e soprattutto nutrire le migliori speranze riposte nelle ragazze e nei ragazzi dell’I.C. “G. Pucciano”.
Conosci te stesso è così diventata la massima di vita professionale ed esistenziale che si è trasformata nella sfida e nell’orizzonte di senso della pedagogia più profonda e nella psicologia più pura, esperita nella scuola superiore di I° di Bisignano.
Se è vero – come è vero – che “Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta” – parafrasando Socrate – è possibile anche approdare all’idea che la psicologia e la pedagogia clinica, siano elementi utili alla scuola per attrarre cultura a tutto tondo.
Tutto questo accade in una scuola secondaria superiore bisignanese di primo grado, dove la Dirigente Raffaella De Luca, pedagogista clinica in formazione, ha dato corso ad una serie di iniziative specifiche, una delle quali è <<Emozioniamoci>> La voce del Pensiero dalla formazione dei Problemi alla loro Risoluzione, iniziativa inserita nella settimana del benessere psicologico celebrata a livello regionale dall’ordine degli psicologi della Regione Calabria. In cui c’è stata la Performance di circa 40 alunni frequentanti i laboratori del tempo prolungato di Philosophy for Children in Bibliodigit@ando e Filoso FARE.
La seconda giornata dell’Uguaglianza e dell’Identità di Genere contro ogni Violenza, si è tenuta giovedì 29 novembre 2018 nell’aula magna dell’I.C. “G. Pucciano”.
Alla presenza di numerose autorità: Francesco Lo Giudice sindaco del comune di Bisignano, di prestigiosi ospiti come la Dott.ssa. Francesca Cartellà Direttore Regionale Pedagogisti Clinici ANPEC; la Dr.ssa Francesca Cantone Psicologa per l’Ordine degli Psicologi Regione Calabria; Silvana Vocaturo Presidentessa Associazione ONLUS “Scarpette Rosse” di Bisignano.
Emozionantissimi genitori e nonni unitamente agli alunni di tutte le classi dell’Istituto, attento e partecipe pubblico che sull’onda delle emozioni ha preso parte ad una deliziosa giornata di condivisione e partecipazione della didattica della scuola durante il tempo prolungato. Una bella pagina che si iscrive negli annali già dallo scorso anno. Un’occasione propizia per affermare che a scuola attraverso significative partnership da tempo avviate dalla dirigente Raffaella De Luca, attraverso Protocolli d’Intesa stipulati tra la sua scuola e firmati con l’ANPEC Calabria Pedagogia Clinica® e l’associazione onlus “Scarpette Rosse” con la partecipazione dell’ Amministrazione Comunale città di Bisignano Assessorato alla Cultura, si possa e sappia dare corso una serie di riflessioni acutissime e di elevato spessore contenutistico.
Non ultima per importanza l’ideazione e partecipazione all’interessante Incontro sostenuto dalla scuola medesima “E’ sempre 25 Novembre” organizzato dall’Associazione onlus Scarpette Rosse e tenutosi presso la palestra comunale città di Bisignano in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Meritoria serata promossa per promuovere la riflessione sulla violenza ai danni delle donne di cui la Pucciano è stata parte in causa nell’ideazione. Serata perfettamente riuscita nei propri intenti di promozione dell’affermazione di una cultura di genere anche sul sostrato sociale della città, alla quale la città ha dato piena affermazione di successo.
Simbolicamente la Scuola Pucciano attraverso i suoi docenti, concorre ad elaborare ampliare ed affermare la partecipazione ideale a quel “Conosci te stesso” che campeggiava sul pronao del tempio del Dio Apollo a Delfi e che per secoli ha influenzato i più importanti pensatori della cultura occidentale: da Socrate a Platone, da Sant’Agostino a Kant.
Lo fa consapevolmente al ruolo che gli stessi docenti nella scuola, che hanno capacità di saper affermare non tanto la propria visibilità personale ma piuttosto quella collettiva, del lavoro invisibile e, molto spesso denigrato e svalutato di educatori, talvolta incompresi, isolati e giudicati per burocrazia piuttosto che per meritocrazia; in una nazione che è risaputo non manifesta per i suoi insegnanti e soprattutto per i propri giovani, cioè per quelle giovani ragazze e ragazzi di cui abbiamo motivo di andare fieri, che hanno tanto disperato bisogno invece, di buona scuola e di emozioni felici.
Il merito è della filosofia. E’ di quella Philosophy for Children insegnata ai ragazzi per i ragazzi, che ormai è entrata a pieno titolo del sistema metabolico della Pucciano, ed ha iniziato ad affermare le leggi dell’esortazione delfica, per (ri) conoscerne il reale significato; comprenderlo per poter trovare la chiave di sé stessi, per ritrovare la fiducia attraverso le emozioni e soprattutto per innescare una più adeguata gratificazione come arma del successo.
La conoscenza infatti è il seme da cui germoglia la specifica crescita personale, partendo proprio dalla conoscenza di noi stessi.
Proprio la scuola è l’ambiente importante che svolge non solo la propria funzione didattico-educativa ma che è al tempo stesso, il luogo in cui si manifestano i processi di crescita e in cui possono emergere potenziali disagi emotivi e relazionali. E’ noto infatti come la scuola costituisca una tappa significativa della crescita degli adolescenti, emotivamente coinvolti, in un processo evolutivo delicato, che definirà il loro proprio ruolo nella società dei pari così come in quella degli adulti;. Ed è altresì noto come gli alunni si trovino a fronteggiare varie difficoltà, in primis dovute all’acquisizione degli apprendimenti.
Ecco allora che la scuola ha così immaginato di creare e ricavare un vero e proprio spazio d’ascolto, dedicato ai docenti, come ai genitori ed agli stessi alunni, per supportarli e sostenerli in questo percorso di vita comune. Per esortare a scoprire il potenziale che è in noi, per indagare l’unicità che ci contraddistingue e per coltivare i sorprendenti punti di forza. In fondo, se impariamo a riconoscere il bello che alberga nel nostro animo e nella nostra mente dando spazio alle emozioni e liberandole dalle gabbie in cui sono spesso relegate, i livelli di autostima e benessere complessivo, gioveranno, tanto più che alla
scuola, dove il tripudio delle emozioni s’inerpica fluente, anche su quelli di ciascun individuo consapevole fuori e dentro la scuola.
A queste conclusioni sono addivenuti gli strepitosi alunni dei rispettivi laboratori, FILOSO FARE e P4C in Bibliodigit@ndo che hanno saputo attrarre, stupire e soprattutto emozionare, nell’assoluto rispetto di ciascun alunno e del proprio ruolo, da abili protagonisti anche in iniziative e manifestazioni, che alla Pucciano fervono in un continuo work in progress.
Sicuramente è questo il reale significato simbolico del “conosci te stesso” che nell’antica Grecia era innanzitutto un richiamo a conoscere e riconoscere i propri limiti.
Come scrisse lo stesso Omero nell’Iliade, il Dio Apollo, a cui era dedicato il tempio di Delfi, considerava gli uomini: “Miseri mortali che, come le foglie, ora fioriscono in pieno splendore, mangiando i frutti del campo, ora languiscono e muoiono.” Iliade (XXI, 463-466).
Il “Conosci te stesso” declinato nella Pucciano significa dunque prendere coscienza della propria fragilità e delle imperfezioni, per riuscire a migliorarsi e riuscire a superare difficoltà ed impedimenti per provare a volare alto, forse proprio perché viviamo in una società in cui fragilità, e limiti sono demonizzati ed ancor più spesso ignorati; giacché oggi il successo sarebbe solo di coloro che non hanno limiti, e che si annoverano tra le moderne divinità.
La verità è che ciascuno di noi non può sotterrare le proprie ombre. Esse rimangono lì, anzi si ingigantiscono proprio quando inizia a far buio, cioè quando la vita si complica e diventa indispensabile poter contare su figure professionalmente attrezzate e adeguate come quelle dei propri docenti; che sembrano voler rispondere ad un autentico compito di sostegno e supporto, che del resto si qualifica come unico modo possibile per affrontarle e proiettare la luce della consapevolezza e autonomia dei nostri ragazzi.
Così facendo le ombre svaniscono e lasciano spazio a quei tratti della nostra personalità di cui magari è facile ignorarne l’esistenza.
Per questo motivo i limiti sono così importanti: solo quando decidiamo di indagarli ed affrontarli ma soprattutto quando li utilizziamo per scoprire le nostre reali essenze e le nostre più profonde emozioni potremo dirci individui realmente consapevoli e liberi.
Ci occupiamo di Emozioni per comprendere le persone dunque: continueremo ad Emozionarci.
Angela Maria Spina