Polistena, possibile declassamento centro trasfusioni

Letture: 2192

Ospedale di Polistena, possibile declassamento del Centro trasfusioni. Molinari (M5S): “Le scelte scellerate di una Regione incapace di gestire la sanità. Le prossime elezioni un punto di svolta per cambiare rotta.”

ROMA – Era difficile peggiorare una situazione già critica ma la Regione Calabria è riuscita nell’impresa: la sanità calabrese è in un’agonia che rischia di travolgere i suoi stessi pazienti e l’Amministrazione regionale sta facendo di tutto per farla morire. Il palco del dramma è Polistena. Gia il 29 gennaio con Atto n. 4-01575, avevo presentato un’interrogazione in Senato – rimasta senza risposta – sulla situazione del suo ospedale dov’è assente un Servizio di guardia di anestesia notturna ed un reparto di Terapia Intensiva Neonatale per un U.O. di Ostetricia e Ginecologia che ha un punto nascite da 700 parti/anno. Ora il centro trasfusionale dell’ospedale, inaugurato in pompa magna nel maggio del 2013 alla presenza dell’ex governatore Scopelliti, rischia di subire – dopo solo un anno dalla sua apertura – un declassamento.

Secondo il discutibile parere della commissione regionale di controllo, infatti, al centro mancherebbe un misuratore per la lavorazione del sangue e degli emoderivati nelle celle frigorifere in uso al reparto. Per questo motivo il centro dovrebbe passare da un attuale regime di “H2 con reperibilità notturna” a un funzionamento di “H6 senza reperibilità”, facendo il paio con la mancanza del Servizio di guardia di anestesia notturna già denunciata ; in altre parole, ci si può ammalare ma solo in orari determinati, pena la mancanza di cure !panorama2

Con questo declassamento si mette in seria difficoltà l’intero comparto operatorio – già provato – rendendolo incapace di gestire emergenze fuori orario, intasando così i centri più vicini – quelli di Reggio Calabria e Locri – con una perdita di tempo che potrebbe costare cara. Non possiamo accettare che il P.O. di Polistena, punto di riferimento di un ampio bacino di utenza – ricomprendente la piana di Gioia Tauro – debba subire una così rischiosa penalizzazione a causa di un’amministrazione incapace di gestire la sanità pubblica. Per bloccare questo declassamento basterebbe dotare il centro della attrezzatura adatta e la stessa amministrazione comunale si è detta disposta a contribuire economicamente. A questo punto cosa aspetta la Regione ad attivarsi per salvare il centro? O forse, dietro questa decisione annunciata, si cela qualche altra cosa?

Questo governo regionale, durante tutto il suo mandato, è riuscito a trasformare la Calabria in una nave che si sta lentamente inabissando, portando con sé tutti i calabresi. È arrivato il momento di aprire gli occhi e le prossime elezioni regionali vedranno la competizione di un Movimento di cittadini – il M5S – pronto a lottare per una Calabria migliore. Se tutte le comunità interessate vogliono, siamo disposti a partecipare ad una sottoscrizione per raggiungere quella cifra – cinquemila miseri euro di fronte al “mare magnum” della mala gestione della sanità calabrese – che possa permettere ai calabresi di poter dormire tranquillamente.

Non possiamo più permettere a chi ha fatto terra bruciata del nostro popolo e del nostro territorio di continuare a perseguire interessi oscuri nella sua gestione : occorre la diligenza del buon padre di famiglia.

Avv. Francesco Molinari-M5S

Cittadino eletto al Senato