Al Siciliano contro la violenza sulle donne, presentato “Quel nastrino rosso”

Letture: 5072

L’assessore alla cultura Ornella Gallo ha condotto davanti agli studenti dell’I.I.S. Siciliano la presentazione del libro “Quel nastrino rosso” di Carmela Paonessa, e spalleggiata dall’assessore alle pari opportunità Francesca Coschignano è stata artefice di un evento sulla sensibilizzazione sulla violenza contro la donna.

Dopo i consueti saluti del sindaco Francesco lo Giudice, che ha fatto un elogio alla presente Silvana Vocaturo, presidente e una delle fondatrici dell’ass. “Scarpette rosse”, chiamandola «un esempio di cittadinanza attiva.» e che ha fatto riferimento ai propri studi per sottolineare quanto la violenza è spesso un fatto culturale, ha continuato Coschignano. L’assessore ha voluto sottolineare il forte impegno del governo, il quale ha stanziato diversi fondi per campagne di sensibilizzazioni, e dell’amministrazione comunale la quale attraverso varie manifestazioni vuole introdurre una cultura del rispetto reciproco, in particolare verso la donna «definita dal presidente Mattarella un serbatoio di gentilezza, piena di attitudini che respingono la violenza.» Tasto toccato anche dal sindaco precedentemente che ha parlato di uno sportello di ascolto per i cittadini, oltre a muoversi per il ripristino dello sportello all’interno della scuola.

«La protagonista ci porta verso un amore malato, un amore che sfocia nella violenza.» disse Silvana Vocaturo «Essa inizia da piccoli atti, atti di bullismo o violenza anche verbale contro i propri genitori. Si parte dalla rabbia e quella bisogna imparare a controllare.» E per aiutare le vittime di queste violenze, in particolare le donne, nasce “Scarpette rosse”. Ma come aiuta, come lotta? «Promuovendo e organizzando attività culturale, convegni, manifestazioni sportive, tutto per sensibilizzare e far emergere le donne che stanno zitte, per portarle a fare una denuncia.»

Tantissimi gli interventi dei ragazzi che hanno potuto leggere il libro grazie all’amministrazione comunale che l’ha distribuito precedentemente ai ragazzi. L’autrice ha risposto quasi ogni domanda nel suo intervento, ma prima hanno voluto dire il loro parere il vicesindaco Graziano Fusaro e il presidente del consiglio comunale Antonio Ammirata. «Tornate a casa, ragazzi, e chiedete ai vostri nonni chi ha ricostruita l’Italia e l’Europa nel dopoguerra. Sono state le donne. E quello che stiamo facendo oggi» dice Fusaro «è il modo migliore per combattere la violenza. Dobbiamo parlarne. Guardare il problema in faccia in una cultura che volta la faccia nel silenzio.»

Per concludere l’autrice, dopo aver dato uno spaccato del libro, rispondendo agli studenti, parla così del problema: «Ho lavorato per 30 anni per le donne. Ho capito che al contrario degli uomini, le donne non sono capaci di fare rete, siamo sempre pronti a giudicare, piene di invidia.» spiegando poi l’iniziativa del nastro rosso, pensata assieme alle forze dell’ordine: quando ognuno di noi sa di una violenza, contro chiunque, persino di bullismo tra ragazzini, possiamo appendere un nastrino rosso sulla porta. Carabinieri e polizia agiranno poi per risolvere il problema rendendo questo mondo un posto migliore.

Alfredo Arturi