Fatto di gravità inaudita nel mondo dell’informazione. Diversi giorni fa, il noto quotidiano regionale, “L’Ora della Calabria”, ha subito un tentativo di censura, mosso da interessi politici, che grazie al coraggio del direttore della testata, è stato smascherato in maniera eclatante. Come affermato dallo stesso Luciano Regolo, durante la conferenza stampa indetta per denunciare l’accaduto, la stampa dell’edizione di mercoledì 19 febbraio, sembra essere stata volutamente interrotta, durante la notte, dall’addetto di riferimento, Umberto De Rose. Il motivo è riconducibile alle pressioni ricevute circa il ritiro dalla pubblicazione dell’articolo sull’indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile, al quale sono contestati reati di abuso d’ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere nell’ambito del caso Asp.
Regolo si è subito schierato in difesa del diritto di cronaca, minacciando le dimissioni all’Editore, ques’ultimo pressato dallo stampatore a non pubblicare la notizia, qualora fosse stato costretto a modificare il giornale. A tarda notte, De Rose ha annunciato un equivoco guasto alle rotative che ha causato, in ultimo luogo, la mancata riproduzione del quotidiano.
Attualmente, il giornale, è impegnato in una costante diatriba “mediatica” nei confronti di Gentile il quale smentisce ogni intervento presso eventuali congiunti alla redazione dell’Ora.