Prima categoria: il Bisignano deve salvarsi

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targa contro razzismo

Salvarsi come unico imperativo categorico. Lo sa bene il Bisignano, fermo al terzultimo posto in classifica. La squadra del presidente, dopo la sconfitta casalinga contro la Young Boys Cassano, ha quasi la certezza di rimanere impelagata nelle posizioni playout. Il 2-1 rimediato domenica scorsa è arrivato dopo una gara non giocata quasi da entrambe le squadre, con la differenza fatta da Ghazi, entrato nella Young Boys a dar manforte all’attacco e decisivo ai fini del risultato. Lo stesso Ghazi era stato, forse, galvanizzato dalla targa consegnata dalla dirigenza del Bisignano che, con un gesto lodevole, ha inteso premiare il ragazzo e dire così un forte no al razzismo. Mancano cinque gare al termine del campionato, più il recupero da disputare sul campo dell’Olympic Acri (probabile avversario anche nei playout) e il Bisignano vuole ricominciare a vincere. In casa, soprattutto, è stata la zona Cesarini ad essere fatale: a volte un rigore è arrivato nei minuti decisivi a vanificare due punti in più, altre volte sono state le disattenzioni difensive a farla da padrona, come contro la Luzzese, quando Ramundo al 95’ è stato lasciato libero in area di rigore. Ora i ragazzi di Angotti dovranno concentrarsi al massimo per raggiungere l’obiettivo stagionale: occhi puntati su Raimondi (la sua assenza, in mezzo al campo, si è sentita domenica) e sull’attacco, formato da Loria, Trotta e Ruffo, ai quali si chiede maggior freddezza e continuità sottorete.

Massimo Maneggio
su: Calabria