Qualifiche F1, un casino

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Formula 1 abolite le qualifiche “a tempo”

A pochi giorni dal comunicato ufficiale di B. Ecclestone che aveva confermato il sistema di qualifiche knoch-out, un nuovo colpo di scena si abbatte sulla F1. La FIA e il Patron del Circus Ecclestone hanno abolito le qualifiche a tempo. Si ritorna alle tre manche da 15’ ciascuna, con i primi dieci della Q2 che andranno a contendersi la pole position in Q3. Decisiva sembra esser stata la lettera dei piloti indirizzata al Presidente della FIA Jean Todt, e al Patron del Circus Bernie Ecclestone, dove in giudizio unanime, hanno espresso la loro contrarietà sulle qualifiche a tempo. L’accordo con la Federazione è stato raggiunto al termine di una riunione con i piloti che avrebbero bocciato anche una nuova proposta legata alla somma dei tempi ottenuti nelle sessioni di prove. Questo il comunicato ufficiale: “Su richiesta unanime delle squadre in una lettera ricevuta oggi, Jean Todt, presidente della FIA, e Bernie Ecclestone, titolare rappresentante dei diritti commerciali, le hanno accettate – si legge in una nota diffusa dalla Fia – questo nell’interesse del campionato, a presentare una proposta alla Commissione F.1 e al Motor World Sport Council per tornare al format di qualifiche in vigore nel 2015. Tale proposta, se approvata dagli organi di governo della F.1, avrà effetto a partire dal GP di Cina e si applicherà per il resto della stagione. Jean Todt e Bernie Ecclestone hanno accolto l’idea avanzata dalle squadre per avere una valutazione globale del formato del weekend per il 2017”. La tanto attesa decisione auspicata da team, piloti, e tifosi, è arrivata a seguito di diverse richieste – per un ritorno al passato – dei principali esponenti dei team, nonché da parte degli stessi piloti. Eppure un ritorno alle qualifiche tradizionali sembrava un’idea assai remota. Contrari sin da subito i protagonisti della F1 con il pilota Ferrari, Sebastian Vettel che aveva giudicato il nuovo format con una metafora: “Se uno vende gelato alla vaniglia e tutti quelli che arrivano in negozio lo chiedono al cioccolato, il giorno dopo quando si apre, si dovrebbe vendere gelato al cioccolato. Invece si decide di vendere ancora gelato alla vaniglia. Di solito si dovrebbe fare quello che i clienti chiedono, se si fa l’esatto contrario non si sta compiendo un buon lavoro”. In merito alla vicenda si era espresso anche l’attuale leader del mondiale Nico Rosberg: “Siamo tutti uniti su questo argomento, perché amiamo questo sport e vediamo i fans criticare alcuni aspetti dove potremmo migliorare. Ci sono esempi come le qualifiche, che non sono piaciute. Vorremmo essere più coinvolti nelle decisioni, visto che siamo noi a guidare”. Sulla stessa linea Fernando Alonso: “Penso che Bernie Ecclestone, Jean Todt e chiunque altro facciano il massimo, ma il modo di prendere le decisioni è un po’ vecchio. Il nuovo sistema di qualifica o le restrizioni sui messaggi radio non sembrano molto interessanti all’esterno, è un po’ contraddittorio”. Queste dichiarazioni sommate al commento dei tifosi sui vari social network, devono essere risuonate come un campanello d’allarme per gli organizzatori dei GP che dopo vari ripensamenti, hanno deciso di assecondare le richieste dei tifosi. Questo soddisferà certamente i tifosi che nei primi due Gp della stagione, sono apparsi notevolmente contrariati durante le qualifiche, con la pole position assegnata  a vetture ferme ai box. Si ritorna dunque alle qualifiche tradizionali con 10 vettura a contendersi la pole position nella Q1. Appuntamento al 17 aprile con il Gp della Cina.

Massimiliamo Aquino