“L’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane” – presentata da Italia Oggi Sette e curata dal dipartimento di Scienze sociali e Economiche dell’Università La Sapienza di Roma è stato annunciato:« La qualità della vita è migliorata in molte aree del Paese rispetto a un anno prima», soprattutto nelle aree del centro-nord. Miglior area d’Italia: Trento. Peggiore: Crotone. Gli indicatori negativi per la città Calabrese, riguardano i servizi finanziari e scolastici, il sistema salute, gli affari e il lavoro. Dati negativi per la Calabria anche per il tenore di vita;
Crotone rispetto allo scorso anno, è scesa di nove punti. Ma a fare un passo indietro sono in realtà quasi tutte le province meridionali. Nell’indagine viene sottolineato infatti, che nel gruppo delle province con una insufficiente qualità della vita figurano soltanto territori del Mezzogiorno, dove secondo gli autori “non accenna a migliorare”. L’unica eccezione per la Basilicata: Matera e Potenza sono rispettivamente al secondo e al terzo posto nella classifica dedicata all’ambiente, mentre nel 2012 erano al 27mo e al nono posto.
Per quanto riguarda la sicurezza, le città meno sicure restano Rimini, Milano, Prato e Imperia. E’ invece Pisa la prima in classifica per i servizi sanitari, grazie al numero di posti letto garantiti in rianimazione e in cardiologia