Quando i dietrofront di matrice berlusconiana investono il quotidiano di un piccolo paese

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Bisignano – Trasporto scolastico per i bambini della scuola d’infanzia. Il sindaco ha detto: “Anticipo che se tutto andrà secondo quello che abbiamo progettato e messo in cantiere, il servizio scuolabus sarà totalmente gratuito. Ma non solo il trasporto, daremo gratuitamente anche la mensa”.

La notizia giunge del tutto inaspettata dopo l’annuncio di qualche giorno fa che prevedeva il raddoppio delle tariffe mensa e il pagamento del servizio di trasporto scolastico.

I dietrofront di matrice berlusconiana arrivano anche a Bisignano e vestono i panni del Sindaco. Il meccanismo funziona pressoché in questo modo: prima si annuncia l’imminente cataclisma e poi si fa marcia indietro come se nulla fosse. Viene quasi da pensare a una vera strategia del consenso che però visti i tempi, non conviene più nemmeno ai populisti più incalliti. La decadenza di Berlusconi è stata promulgata dalla magistratura quella, invece, del Primo Cittadino di Bisignano ancora attende sentenza. La furbizia nell’aggirare gli ostacoli da parte di alcuni amministratori locali è ormai risaputa soprattutto nella gestione di questioni assai complesse (dissesti idrogeologici, somme urgenze, viabilità, rifiuti, debiti, stipendi, assunzioni, licenziamenti, presunte vendite immobiliari, ecc.) ma bisogna anche comprendere che per programmare il futuro di un paese l’astuzia da sola spesso non è sufficiente.

“Adesso si attende la riunione fra i genitori e il sindaco, convocata per lunedì 7 nella sala del consiglio comunale per capire come s’intende risolvere la questione”.

Sicuramente per l’occasione si farà in modo di “plagiare” la protesta fino a renderla inoffensiva e poi le decisioni non saranno mai rispettate. Intanto per quel giorno e fino a data da destinarsi il Primo Cittadino di Bisignano prenderà altro tempo, sarà probabilmente fin’anche acclamato per i suoi gesti eroici e per l’impegno profuso nel risolvere problematiche complesse ma che in realtà non sono mai veramente esistite se non nella mente diabolica del protagonista.

Insomma, a Bisignano sembra di vivere in un film di Antonio De Curtis, in arte Totò, dove ogni cosa appare il contrario di tutto e nell’insieme desta la curiosità  dello spettatore.

Le foto in articolo sono adoperate in maniera del tutto casuale, senza nessuna volontà di offendere o determinare ingiuria, quest’ultime utilizzate dall’autore come esclusivo contenuto satirico.

05/10/2013 – Alberto De Luca