Approda anche a Cosenza il Falanghina tour organizzato dall’ Associazione di Scampia Resistenza Anticamorra, presieduta da Ciro Corona. Nei giorni 3-4-5 dicembre i ragazzi di Resistenza Anticamorra, accompagnati dagli universitari di Pedagogia della R-Esistenza dell’Unical, incontreranno imprese, sindacati, studenti e cittadini per raccontare la loro sfida quotidiana contro la camorra e l’illegalità. I giovani di Scampia proporranno anche i prodotti del bene confiscato a Chiaiano – Fondo Rustico Amato Lamberti –, in modo particolare la Falanghina doc “Selva Lacandona” e il Pacco alla Camorra.
Di seguito il calendario degli incontri organizzati dal Laboratorio universitario di Pedagogia della R-Esistenza, che si apriranno mercoledì 3 dicembre alle 18 presso la sede regionale di Confapi Calabria 2.0, sita a Cosenza, alla presenza di tutto il gruppo dirigente della struttura presieduta da Francesco Napoli. Gli imprenditori di Confapi Calabria 2.0 si confronteranno con i ragazzi di Scampia sul tema dell’economia legale e delle strategie di contrasto alla criminalità organizzata.
Giovedì 4 dicembre nel corso della mattinata, Resistenza Anticamorra incontrerà gli universitari di Arcavacata, mentre il pomeriggio dalle 16 esporrà i propri prodotti presso il Centro Commerciale Metropolis di Rende.
Doppio appuntamento per venerdì 5 dicembre: alle 11 incontro a Lamezia presso la sede regionale della Cisl Calabria alla presenza del Segretario Regionale Generale Paolo Tramonti, con il quale si discuterà di lavoro, precariato e strategie di emersione dal sommerso. Il pomeriggio, dalle 16, Resistenza Anticamorra esporrà i propri prodotti in Piazza XI Settembre a Cosenza.
“L’esperienza di Resistenza Anticamorra – sottolinea Giancarlo Costabile del Laboratorio di Pedagogia della R-Esistenza dell’Unical – dimostra la forza e il coraggio con cui il Sud affronta il problema delle mafie. Ciro Corona a Scampia non si limita a promuovere generici percorsi di cittadinanza attiva, ma ha saputo costruire una filiera di economia legale e pulita che sta intaccando concretamente gli interessi camorristici.
Le mafie – conclude Costabile – si combattono non con astratti progetti sulla legalità diventati ormai indecente business per molta gente, ma sostenendo l’economia legale e quelle imprese sociali che hanno scelto coraggiosamente di lavorare alla riconversione dei beni sottratti alle mafie”.
Giancarlo Costabile
Università della Calabria
Pedagogia della R-Esistenza