BISIGNANO L’emergenza dei randagi in città continua, seppur con modalità diverse. Qualche mese fa, infatti, interi branchi avevano quasi terrorizzato le zone periferiche, sostando in punti frequentati da anziani e giovani per trattenersi e creare qualche pericolo per chi non avesse troppa dimestichezza con gli animali. Ci sono state delle petizioni dei cittadini, nonché qualche intervento politico in materia, per salvaguardare soprattutto quegli allevatori che, all’aria aperta, registravano ogni giorno danni ai propri terreni e ad animali come galline e anatre, squartate dalla furia dei cani in cattività. In queste ultime settimane, invece, l’età media dei randagi si è notevolmente “abbassata”, in quanto non si vedono più tanti cani di una certa stazza bensì molti cuccioli abbandonati. Se questo sia avvenuto per mano dei padroni o per l’assenza delle loro madri questo non è dato sapere, ma sta di fatto che in città, sia nel centro storico che nelle periferie, non è raro imbattersi in piccoli cuccioli con un mese o due di vita, a cercare affetto e riparo dal freddo. Così, sono sempre più frequenti anche gli annunci online dei cittadini bisignanesi che segnalano questi trovatelli, mettendoli a disposizione di qualche famiglia magari pronta ad accoglierli certamente in condizioni più sicuri e confortevoli di una strada oppure di qualche casolare abbandonato.
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