Regionali, Perri il più votato a Bisignano

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L’esordiente beffa tutti. Il primato cittadino di Roberto Perri (519 voti raccolti), candidato di “Calabria in Rete”, era in quota negli ultimi giorni, anche se soltanto un mese fa era pura utopia collocarlo davanti ai maggiori esponenti calabresi. Andando nel dettaglio, è stato il centrosinistra a brillare, per una volta, sul territorio cratense e il neo presidente Mario Oliverio ha raccolto 2957 preferenze. 4721 sono state le persone che si sono presentate alle urne (il 46,26% degli aventi diritto, in calo del circa 10% rispetto al 2010) che hanno espresso 4375 voti validi, dove l’apporto maggiore è arrivato dagli abitanti delle zone periferiche. Spulciando i dati, il Pd ha raggiunto 913 apprezzamenti ma i candidati potevano raccogliere molto di più. Carlo Guccione si ferma a 173, Mario Franchino a 80, Mimmo Bevacqua a 83 e Franz Caruso a 333, anche se era supportato dai…non democrat, come il consigliere comunale Andrea Algieri e il suo gruppo “Rinnoviamo Bisignano”. Un buon risultato lo raggiunge Mauro D’Acri a 248 preferenze provenienti dal variegato mondo degli imprenditori agricoli bisignanesi. Per gli altri in quota centrosinistra, oltre al boom ottenuto da Roberto Perri, si segnalano i 149 voti di Maria Francesca Corigliano, i 55 di Orlandino Greco  e i 211 raccolti da Giuseppe Giudiceandrea. L’accoppiata Udc-Ncd era attesa a Bisignano per il risultato di Pino Gentile, supportato da buona parte dell’amministrazione comunale, che si ferma a quota 384, mentre Michele Trematerra si inchioda a 72, nonostante anche la stretta vicinanza territoriale con la città di Acri. In quota centrodestra, Giuseppe Graziano fa 84, Ennio Morrone prende 109 voti, mentre Gianluca Gallo fa meglio con 186. Giacomo Mancini e Fausto Orsomarso camminano a braccetto con 53 preferenze a testa, mentre i “Fratelli d’Italia” lanciano dati curiosi, come quelli raccolti dal candidato più vecchio della circoscrizione Cosenza, quel Nicola Nigro, bisignanese classe 1933, che raggiunge 28 voti, battendo il tanto declamato, almeno sui muri, Leo Battaglia fermo a 3.

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