La planetaria è uno straordinario strumento da utilizzare in cucina che permette di montare, amalgamare e impastare con estrema semplicità e velocità. Permette di realizzare qualsiasi tipologia di ricette senza dover sottoporsi ad un eccessivo stress fisico. Tra l’altro, è adatta anche per tramandare di generazione in generazione quelle che sono le tradizioni culturali e gastronomiche di un territorio come nel caso della Calabria. Scopriamo come preparare alcune ricette tradizionali calabresi con l’utilizzo della planetaria.
La ricetta delle cuzzupe calabresi
Le cuzzupe calabresi sono dei dolci tipici del territorio calabrese. Un prodotto che solitamente viene consumato durante il periodo Pasquale, ma che senza dubbio può essere degustato in qualsiasi altra stagione dell’anno. Per la sua preparazione sono necessari 500 g di farina 00, 3 uova medie, 170 g di zucchero, 120 g di olio extravergine di oliva, 100 ml di latte, 10 g di lievito per dolci e la buccia grattugiata di un limone. Naturalmente per decorarlo opportunamente, si utilizzano i cosiddetti zuccherini colorati da spargere sulla parte esterna. La preparazione è molto semplice ed immediata in quanto bisogna inserire nella ciotola della planetaria la farina, lo zucchero, l’olio e le uova. La planetaria deve essere utilizzata con la frusta k o magari quella a foglia. Si inizia ad impastare fino a che non otterremo un impasto morbido, omogeneo ed elastico. Terminata questa fase si prende il composto e lo si pone su un piano di lavoro infarinato per iniziare a stenderlo e quindi a ottenere la classica forma delle zuppe che può essere anche personalizzata. Non resta che creare delle palline colorate da cuocere in forno statico preriscaldato a 180 gradi per circa 25 minuti. Terminata la cottura e dopo aver fatto raffreddare, si decorano con degli ovetti di cioccolato e con gli zuccherini colorati che abbiamo indicato in precedenza.
Le crespelle calabresi con alici e zucchero semolato
Un’ottima ricetta che permette di ottenere dei prodotti da mangiare sia come antipasto che come contorno, sono le cosiddette crespelle calabresi da preparare sempre con il supporto della planetaria. In questo caso gli ingredienti sono 600 g di farina, 400 ml di acqua, 10 grammi di sale, 10 grammi di lievito di birra fresco, delle alici salate e un po’ di zucchero semolato. Prendiamo la nostra planetaria e nella ciotola inseriamo l’acqua e lasciamo sciogliere il lievito. In secondo tempo, andiamo ad unire la farina e quindi mettiamo in moto la nostra planetaria con la frusta K. Dopo un po’ di minuti, iniziamo ad aggiungere un po’ di sale per insaporire l’impasto e attendiamo che si ottenga un composto omogeneo e ancora morbido. Una volta terminata questa fase, rovesciamo l’impasto in una ciotola e la copriamo con della pellicola oppure in alternativa anche con un coperchio. Lasciamo riposare il composto attendendo che sia lievitato per circa 4 ore. Trascorso questo tempo, prendiamo una padella con dell’olio di semi di arachidi e lo portiamo a temperature intorno ai 170 gradi. Con l’aiuto di due cucchiai, iniziamo a preparare delle piccole pallottole di impasto e andiamo ad adagiarle nell’olio bollente attendendo che prendano colore friggendo. A questo punto il gioco è fatto e si possono degustare le nostre crespelle inserendo magari al loro interno un filetto di alici e un po’ di zucchero semolato.
Le nacatole calabresi di Natale
Altro dolce tipico calabrese che può essere preparato durante i periodi festivi ed in particolar modo durante quello natalizio, sono le nacatole. Si tratta di una prelibatezza che viene fritta e che soprattutto si presenta con una tipica forma intrecciata che ricorda la culla del Bambin Gesù, da cui il nome di naca in calabrese. La ricetta è piuttosto semplice e può essere preparata in maniera ancora più rapida grazie al supporto della planetaria con la quale dobbiamo utilizzare necessariamente la frusta K. Partiamo dagli ingredienti che sono 4 uova fresche, mezzo bicchierino di liquore all’anice oppure va bene anche il rum, 4 cucchiai di zucchero semolato, 500 g di farina doppio zero, 30 g di burro fuso, mezza bustina di vanillina oppure in alternativa anche la scorza di un limone grattugiato, zucchero semolato e olio di semi per friggere. Prendiamo la ciotola della nostra planetaria e iniziamo ad inserire all’interno tutti gli ingredienti necessari per l’impasto ossia la farina, le uova, il burro, il liquore e lo zucchero semolato senza dimenticare la vanillina. Grazie alla potenza della planetaria, sarà possibile ottenere in pochissimi minuti un impasto consistente e soprattutto omogeneo. Dopo aver terminato la preparazione dell’impasto, lo si copre con della carta pellicola e lo si lascia riposare per almeno una ventina di minuti. Nel frattempo si inizia a preparare la successiva fase prendendo quelle classiche forme che solitamente vengono usate per ottenere i cannoli. In particolare, proporzioniamo l’impasto in pezzetti di circa 50 grammi ciascuno e con ogni pezzetto formiamo dei cordoncini lunghi 50 cm da avvolgere intorno alle forme per il cannolo. Si deve formare una spirale facendo almeno 4 giri con il cordoncino avanzato che dovrà essere girato attorno alla canna per ottenere una sorta di base. A questo punto, si prende una padella e si inizia a scaldare l’olio di semi. Il consiglio è quello di prendere una padella con dei bordi piuttosto alti. Si lascia friggere ogni canna e quindi la si scola su carta assorbente. Dopo aver terminato la frittura di tutte le varie canne e quindi eliminata la canna lasciando soltanto l’impasto, si può spargere con dello zucchero a velo e quindi servire a tavola.
L’eleganza dei bocconotti calabresi
I bocconotti calabresi vengono ottenuti grazie ad impasti particolari da inserire in stampini a forma di barchetta per poi infarinarli. Una ricetta molto semplice da preparare sempre con il supporto della planetaria e che peraltro può essere personalizzata per quanto riguarda la farcitura. Ci servono 250 g di farina, un uovo, 125 g di zucchero, il lievito per dolci, 20 g di farina per gli stampini, 100 g di strutto, 20 g di burro e 20 g di zucchero. Per il ripieno solitamente si va ad utilizzare della marmellata secondo il proprio gusto. Aiutandoci con la planetaria, andiamo a preparare la pasta frolla impastando tutti gli ingredienti e quindi lasciando riposare per circa mezz’ora. Una volta ottenuto un impasto piuttosto omogeneo e comunque compatto, andiamo ad infarinare una ventina di stampini a forma di barchetta. Su un piano di lavoro andiamo a stendere la pasta con uno spessore di circa mezzo centimetro per poter così rivestire gli stampi eliminando ovviamente la pasta in eccesso. All’interno degli stampini, inseriamo la marmellata lasciando libero il bordo. Con i ritagli di pasta andiamo nuovamente a stendere e quindi a chiudere con un vero e proprio coperchio di pasta. A parte si prende l’uovo per spennellare i dolci, prima di metterli in forno a 170 °C per 20 minuti. Quando sono dorati si tirano fuori e si lasciano raffreddare per poi spolverare con dello zucchero a velo.