Riparti Bisignano: “Ecodistretto, sette punti che non vanno”

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Sulla vicenda eco distretto a Bisignano, continua il rimpallo di interventi tra l’amministrazione comunale e il gruppo d’opposizione “Riparti Bisignano”. Quest’ultimo, come ogni domenica, fa il punto della situazione e replica agli ultimi interventi della maggioranza, che ha annunciato recentemente alcune novità in materia.

Riparti Bisignano: “L’eco distretto e il gioco delle tre carte”

L’eco distretto e il gioco delle tre carte La manipolazione e mistificazione dei fatti che il Sindaco Fucile sta tentando goffamente di far credere ai cittadini bisignanesi sulla questione dell’ecodistretto si arricchisce di giorno in giorno di versioni diverse e contrastanti tra di loro.

Appaiono sempre più palesi tutte le contraddizioni e verità finora ancora nascoste sulla vicenda ecodistretto. Si passa da un impianto a cielo aperto ad uno coperto. Si elimina la quota dell’indifferenziato e si parla di altri ed ulteriori accorgimenti con una semplificazione e superficialità sconcertante e giusto per fare chiarezza elenchiamo in sette punti le false verità che sta raccontando su questa vicenda.

Bisignano ecodistretto
La capogruppo di minoranza per “Riparti Bisignano”, Veronique Capalbo

Punto primo: È il Sindaco Francesco Fucile ad aver proposto, al commissario dell’emergenza rifiuti della Calabria, il territorio di Bisignano quale sito di ecodistretto, come da lui stesso dichiarato in consiglio comunale, perché nel piano rifiuti regionale non è prevista la localizzazione a Bisignano.

Punto secondo: Il 30 marzo scorso le associazioni ambientaliste avevano proposto un ecodistretto di sola plastica carta e vetro e una piattaforma di dimensioni non superiore a 30.000 t/annue e la risposta del commissario è stata categoricamente negativa motivata soprattutto da una insostenibilità finanziaria dell’impianto in quanto se ne modificava quantità e caratteristiche.

Punto terzo: Il piano regionale dei rifiuti è strutturato con conferimenti dei comuni della nostra area territoriale ATO Nord Cosenza costituita da 70 comuni per un totale di 110.000 t/annue di spazzatura urbana e quindi il commissario dell’ARRICAL ed il sindaco Fucile non sono credibili quando ci parlano di un eco distretto con la sola lavorazione della plastica, carta e vetro per la semplice ragione che non ci sono i territori dove realizzare gli ecodistretti dove conferire la quota di rifiuti indifferenziata e la frazione organica, nonché la discarica di servizio previsto dal piano regionale ATO Nord Cosenza.

Punto quarto: La richiesta del sindaco Fucile al Commissario per l’emergenza rifiuti di predisporre una linea aggiuntiva di lavorazione per i rifiuti INDUSTRIALI, circoscritta alle sole imprese agricole di Bisignano determinerà come logica conseguenza il conferimento dei rifiuti di tutte le altre imprese industriali dei comuni dell’alto cosentino.

Punto quinto: La previsione nel bando di gara (proposta dal sindaco) che dovrebbe permettere agli agricoltori di Bisignano di conferire gratuitamente i propri rifiuti nell’eco distretto/linea rifiuti non urbani è, in altri termini, una compensazione ai danni che subirà il comparto agricolo visto che tale gratuità non è stata richiesta per le imprese NON agricole di Bisignano e quindi, di fatto, se ne ammette l’impatto negativo sul territorio e sul comparto agricolo.

Punto sesto: Un’eventuale mala gestione (memori della vicenda Consuleco che ha provocato seri danni agli agricoltori Bisignanesi) dell’impianto rifiuti ubicato a Bisignano, città attraversata dal fiume Crati, creerebbe un ulteriore danno irreparabile non solo alle aziende agricole della Media Valle del Crati, ma anche nella zona della Sibaritide dove sfocia il fiume Crati con conseguenze catastrofiche per il comparto agricolo della provincia di Cosenza. P

unto settimo: La normativa nazionale e comunitaria non consente un controllo sulla gestione PRIVATA, per come immagina il sindaco, mediante una commissione pubblica comunale con poteri di ispezione e controllo dell’impianto perché la gestione della piattaforma dei rifiuti/ ecodistretto viene affidata al PRIVATO.

Il Gruppo Consiliare Riparti Bisignano