Comunicato stampa
Prendiamo atto che l’amministrazione Comunale con delibera di giunta n. 10 del 2 Febbraio 2022 sancisce la cessazione del trasporto scolastico per le scuole dell’obbligo. Non la sua interruzione o sospensione, ma la sua cessazione. La motivazione: perché il 90% dell’utenza non ha aderito al servizio.
Questa non è la vera motivazione, ma una conseguenza al vero problema che è l’aumento delle tariffe imposto dal commissario prefettizio in data 14 settembre 2021, assolutamente insostenibile per le famiglie che usufruiscono di tale servizio e che ha determinato la mancata domanda di fruizione del trasporto scolastico.
Come più volte ribadito, questo servizio è da considerarsi un servizio essenziale perché direttamente connesso al diritto all’istruzione che, quindi, come tale deve essere garantito secondo quanto stabilisce la Costituzione Italiana e la recente giurisprudenza e non è, quindi, un servizio a domanda individuale. Durante la campagna elettorale, tale problematica era stata manifestatamente sollevata dal gruppo “Riparti Bisignano” direttamente all’organo commissariale, senza purtroppo ottenere la riduzione delle tariffe soprattutto perché non sostenuta e quindi non rafforzata da chi oggi governa questa città.
Pur intuendo la ratio esclusivamente economico-finanziaria che ha generato la rideterminazione delle tariffe del trasporto scolastico, il cui costo grava per 300 mila euro sulle casse comunali, non possiamo accettarne passivamente la decisione conclusiva di questa Amministrazione e quindi l’epilogo di questa vicenda, ossia la cessazione di tale servizio. Infatti, la delibera n. 10 del 2 febbraio in modo chiaro e asettica prende atto che il servizio è fruito solo dal 10% dell’utenza e ne dispone la cessazione. Eppure, in campagna elettorale l’attuale Sindaco Fucile ha più volte ribadito che di fronte alle scelte importanti della nostra comunità avrebbe coinvolto tutto il consiglio comunale, compreso le opposizioni, avrebbe coinvolto la cittadinanza per condividere alcuni percorsi di scelte importanti, e questa sicuramente sarebbe stata una chiara occasione che purtroppo ha disatteso, come le altre riguardanti la questione dell’ordine pubblico e sicurezza dei cittadini ed i Contratti di Sviluppo Istituzionali, presentati senza coinvolgimento alcuno da parte delle altre forze politiche che pure rappresentano una parte importante dell’espressione della cittadinanza.
Questa deliberazione che decreta l’abolizione del trasporto scolastico per la scuola dell’obbligo rappresenta la cartina tornasole per l’attuale Amministrazione di una resa incondizionata e di una sconfitta senza appello del ruolo della politica nell’amministrare la cosa pubblica e questo è un aspetto che ci preoccupa molto, soprattutto per un Comune in dissesto come il nostro, perché se questa Amministrazione abdica al suo ruolo di tutela dei diritti e di garanzia della sua comunità, non ha motivo di continuare il suo percorso amministrativo; tanto vale delegare le decisioni e tutta la macchina amministrativa alla guida dei Commissari e restare a casa.
Non serve alla città di Bisignano una classe politico-amministrativa che con molta sollecitudine, senza perdere tempo, aumenta ed adegua le indennità di funzione del Sindaco e degli Assessori, come da Determinazione n. 10 del 14.01.2022, e non si preoccupa di risolvere con altrettanta sollecitudine ed a favore dei cittadini la problematica del trasporto scolastico.
Non serve alla città di Bisignano una classe politico-amministrativa che svolge solo l’effimero ruolo di rappresentanza se non dà risposte ai diritti negati dei servizi essenziali giustificandosi e rassegnandosi in nome del dissesto finanziario.
Se questo è il mandato che intende svolgere l’amministrazione comunale, il gruppo consiliare “Riparti Bisignano” non abdicherà ad essere vigile e presente a difesa sempre e comunque dei diritti negati ai cittadini Bisignanesi, non si tirerà indietro ad essere propositivo per scelte condivise, perché questo è il compito di chi è chiamato a rappresentare le istituzioni.
Il gruppo “Riparti Bisignano”