Riparti Bisignano: “Trasporto scolastico, l’amm.com. deve fare meglio”

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— Comunicato stampa Riparti Bisignano —

In questi giorni di inizio anno, a seguito del rientro a scuola in presenza, si sta ponendo in maniera preponderante il problema del trasporto scolastico e della mensa con le tariffe applicate per il triennio 2022-2026, come da deliberazioni del Commissario straordinario con i poteri della giunta comunale n. 32 e n. 33 del 14.09.2021.

Durante la campagna elettorale, tale problematica era stata manifestatamente sollevata dal gruppo “Riparti Bisignano” direttamente all’organo commissariale, senza ottenere recepimento o intervento alcuno della proposta e sollecitazione, soprattutto perché non sostenuta e quindi non rafforzata da chi si proponeva come futuro gruppo amministrativo eletto.

Giova ricordare che tale problematica era stata trattata nella cornice del diritto allo studio costituzionalmente sancito e della deliberazione della Magistratura contabile n. 25/SEZAUT/2019/QMIG del 19 ottobre 2019, tenuto conto che l’erogazione del servizio pubblico deve avvenire in equilibrio economico-finanziario ai sensi dell’art. 117 TUEL.

Infatti, l’art. 34 della Costituzione sancisce che il diritto di frequentare la scuola e quindi di formarsi deve risultare accessibile a tutti, anche ai meno abbienti e l’art. 3 Cost. pone a carico della Repubblica l’onere di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

Inoltre, la Corte dei conti ha stabilito che  “il trasporto scolastico è un servizio pubblico essenziale a garanzia del primario diritto allo studio la cui mancata fruizione può, di fatto, inibire allo studente il raggiungimento della sede scolastica, con conseguente illegittima compressione del diritto costituzionalmente garantito.” Quindi tale servizio non è un servizio a domanda bensì un servizio pubblico essenziale.

In merito, poi, alla corretta interpretazione della clausola d’invarianza finanziaria, sempre la Corte dei conti  ha rilevato che l’invarianza finanziaria non preclude una spesa nuova solo perché non precedentemente sostenuta, né la maggior spesa di importo superiore alla precedente previsione, quanto piuttosto la decisione di spesa che comporti “oneri” nuovi e maggiori se aggiuntivi ed esondanti rispetto alle risorse ordinarie che a legislazione vigente garantiscono l’equilibrio di bilancio.

Alla luce di quanto doverosamente sopra esposto e delle giuste aspettative delle famiglie, con figli in età scolastica, di riduzione delle tariffe del trasporto scolastico, seppure differenziate per fasce di reddito,  si chiede di rivedere:

  • in primo luogo, il costo del servizio del trasporto ritenendo di poterlo razionalizzare e quindi diminuirne l’importo preventivato di 300.000,00 euro annuo e
  • di stabilire una nuova copertura del costo anche tramite il finanziamento da parte dell’utenza ma con una più equa tariffazione per fasce di reddito.

Riparti Bisignano, infatti, non dimentica l’impegno preso in campagna elettorale di essere vigile e propositiva, anche dall’opposizione e propone  di rivedere il piano del trasporto scolastico su tutto il territorio comunale riducendo il percorso dei pulmini e contestualmente propone di istituire una serie di postazioni di raccolta di “fermata attrezzata” per i nostri ragazzi che usufruiscono del servizio. In questo  modo dovrebbe abbattersi drasticamente il costo del servizio e contestualmente l’Amministrazione comunale, prelevando da alcuni capitoli di spesa, deve contribuire a cofinanziare il costo del trasporto, riducendo sensibilmente la tariffa calcolata dai commissari. Questa è la nostra proposta che fin da principio abbiamo sostenuto durante gli incontri con la cittadinanza in campagna elettorale.

Tale azione doveva essere già attuata da un’amministrazione attenta ai bisogni dei propri cittadini e doveva essere affrontata fin dall’insediamento, perché era una problematica ampiamente risaputa da Settembre 2021. Oggi, invece, assistiamo al fermo del trasporto scolastico ed alla petizione dei genitori dei ragazzi per chiedere l’abbassamento delle tariffe.

Il risanamento dell’ente ed il riequilibrio non possono giustificare tariffe per fasce di reddito che portano non solo indignazione, perché non sostenibili dalla maggior parte della popolazione a cui è diretta tale servizio, ma soprattutto perché diventa un pericolo reale di dispersione scolastica, disattendendo l’obbligo di rimozione di ogni ostacolo economico e sociale per l’eguaglianza dei cittadini sancita dalla nostra costituzione volta a garantire il pieno sviluppo della persona umana.

I Consiglieri del Gruppo Riparti Bisignano